Welfare
CARCERE. Osapp: “Non incontreremo il Dap”
Ai ferri corti l'Organizzazione sindacale della polizia penitenziaria e il Dipartimento dell'amministrazione degli istituti di pena. "Le modalità in atto escludono il dialogo", avverte il presidente dell'Osapp
di Redazione
“Continueremo a non rispondere alle convocazioni del Capo dell’Amministrazione Penitenziaria, ancora quella prevista per il 20 luglio prossimo e riguardante la ‘Gestione dell’emergenza estiva nel quadro dell’emergenza carceraria’”. Lo afferma Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp).
“Continueremo sulla linea che abbiamo tracciato”, prosegue Beneduci, “fin quando lo stesso Ionta continuerà con modalità che precludono qualsiasi possibilità di dialogo con le stesse organizzazioni sindacali rappresentate. Dopo gli annunci, poi smentiti, sull’impiego dei militari in compiti di vigilanza negli istituti penitenziari le vane promesse del ministro Alfano sulla definizione di nuovi posti letto e l’assunzione di nuova forza lavoro questa Amministrazione si permette ancora atteggiamenti tali da disconoscere ruoli, prerogative e strumenti che la vigente normativa riconosce contrattualmente”.
Oltre al sovraffollamento carcerario, Beneduci denuncia l’esistenza di altri ”problemi concreti” come ”gli stipendi non pagati, le mense che letteralmente affamano il personale, i turni di sorveglianza non più sostenibili”.
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