Zopa, il più importante sito di social lending (prestito diretto tra privati, senza intermediari) italiano è stato bloccato. Il 10 luglio scorso è stato infatti notificato a Zopa il decreto del mMinistero dell’Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d’Italia, ha cancellato la società dall’elenco degli intermediari finanziari ex art. 106. A Zopa è stato contestato di aver fatto raccolta del risparmio (e non semplice intermediazione di pagamenti) a causa della giacenza sul Conto Prestatori Zopa del denaro in attesa di uscire in prestito. La prima conseguenza è stata l’immediata sospensione delle attività relative ai nuovi prestiti e all’ingresso di nuovi prestatori, mentre continua la gestione dei prestiti in essere. Nel blog della società Maurizio Sella, amministratore delegato Zopa Italia scrive: «Zopa è un progetto innovativo e ad altissimi contenuti etici e solidali. Basti pensare che nel 2008 (anno della crisi del secolo della finanza creativa e di truffe miliardarie) i prestatori zopiani hanno beneficiato di ottimi rendimenti e i richiedenti di tassi molto favorevoli. In questo momento di crisi molti invocano la necessità di microcredito, di prestiti solidali a favore di categorie meno fortunate: Zopa questo lo stava facendo».
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