Sembra vera ma non lo è. Compare all’improvviso sfogliando le pagine e l’istinto è di passare oltre. Ma la percezione che qualcosa non torni inchioda l’attenzione: una famiglia felice a colazione con un barbone alla finestra; un paio di scarpe logore, scelte da chi non arriva a fine mese; un anziano nel cassonetto in un’improbabile campagna di rottamazione. Sono alcune delle “Pubblicità regresso” comparse nel 2008 su Aesse, il mensile Acli, facendo il verso a noti brand. Ora, la campagna lanciata con Scrittura.org è online (www.acli.it) con i dieci annunci stampa: parodie politically scorrect che, nel rispetto degli elementi comunicativi commerciali (visual, body copy, payoff), fanno riflettere, strappando un sorriso, sulle piaghe di questo millennio.
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