Non profit

Una corsa fatta a piccoli passi

Mariagrazia Midulla

di Redazione

Qualche spiraglio sugli obiettivi a lungo termine. Ma non bastaÈ stato pesante: e non parlo solo della fatica del seguire i negoziati e rispondere alle domande dei giornalisti digiuni delle sempre più complesse nozioni sui negoziati sul clima, che scambiavano i 2 gradi centigradi con un 2 per cento. È stato doloroso vedere gli abitanti dell’Aquila inveire al passaggio del pulmino dei giornalisti scortato dalla Polizia municipale. È stato doloroso pensare ai tanti sfollati che erano sotto le tende senza nemmeno il privilegio dell’aria condizionata. Ma facendo le due ore di tragitto quotidiano da e per Coppito, ci chiedevamo: servirà? Ebbene, qualche risultato per il clima è stato ottenuto al Summit dei G8 dell’Aquila, uno degli appuntamenti più importanti in vista della Conferenza Onu sul clima di Copenhagen che, a dicembre, dovrà varare il nuovo trattato globale. Ma non abbastanza.
Ovviamente il G8, nato come una discussione accanto al caminetto, non decide il testo negoziale, invia segnali politici. Vediamo dunque cosa c’è scritto nel comunicato finale. Qualche avanzamento rispetto ai G8 precedenti sull’obiettivo di lungo termine: non si era mai parlato prima di «riduzione delle emissioni dell’80% e oltre da parte dei Paesi industrializzati entro il 2050», e tanto meno avevano sottoscritto una tale dichiarazione Paesi come il Canada, la Russia e il Giappone. Con tutte le ambiguità sull’anno base di calcolo delle emissioni ancora indefinito. Molto rilevante l’impegno a rimanere al di sotto dei 2°C di aumento medio della temperatura rispetto all’epoca pre-industriale. Non era mai stato sottoscritto nei G8 precedenti e nemmeno al recente G8 Ambiente di Siracusa. Anche i Paesi del MEF (Major Economies Forum) voluto dal presidente Obama hanno sancito analogo impegno. Grandi le conseguenze dal punto di vista pratico in termini sia di riduzione delle emissioni che di rapidità del percorso: per il mondo questo vorrà dire emissioni cumulative di gas serra tra i 1.350 e i 1.700 Gt CO2 equivalenti tra il 2000 e il 2050.

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