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FILIPPINE. Oltre 100 diserzioni dopo sequestro Vagni
Lo sostiene l'esercito di Manila
di Redazione
Il numero dei guerriglieri del gruppo islamista filippino Abu Sayyaf si e’ ridotto ad una settantina di uomini, dopo che il sequestro di Eugenio Vagni si e’ concluso sabato con la liberazione del volontario della Croce Rossa senza il pagamento di un riscattto. Lo ha dichiarato il generale Juancho Sabban, capo della task force anti terrorismo dell’isola meridionale filippina di Jolo, spiegando che oltre 100 guerriglieri hanno disertato in seguito alla liberazione di Vagni. “Sono passati sei mesi e non e’ stato pagato nulla. Il nostro conteggio e’ che il gruppo e’ ridotto ormai a soli 70 membri, dai 200 di prima, perche’ molti hanno disertato”, ha detto Sabban, dicendosi certo che la strategia di non pagare i riscatti portera’ alla disintegrazione del gruppo. Vagni fu rapito il 15 gennaio sull’isola di Jolo assieme ad altri due volontari della Croce Rossa, la filippina Mary Jean Lacaba e lo svizzero Andreas Notter. Gli ultimi due furono rilasciati separatamente in aprile. Vagni e’ stato liberato sabato in cambio della scarcerazione delle due mogli di Albader Parad, leader del gruppo Abu Sayyaf, che erano state arrestate lo stesso giorno.
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