Economia

Come favorire una nuova finanza

Intervista a Mario Baccini, presidente del Comitato Italiano Microcredito

di Lorenzo Alvaro

Dopo l’apertura dell’Enciclica di Benedetto XVI alla microfinanza e all’etica in genere nel mondo economico e finanziario, torna di grande attualità il microcredito che in Italia ha una rappresentanza istituzionale costituita presso la presidenza del Consiglio. È un ente di diritto pubblico e e gode dell’alto patronato del Presidente della repubblica: è il Comitato Italiano per il Microcredito.
Il Presidente Mario Baccini, deputato Pdl, ragiona con Vita sull’importanza delle parole che il Papa ha riservato a questa realtà in un paragrafo della “Caritas in Veritate”.

Vita. Guardando alle parole più usate nell’enciclica, che svelano molto del contenuto, si scopre che le due parole più usate sono Sviluppo e Sociale. In particolare colpisce l’utilizzo, mai avvenuto prima, di termini come Microcredito, Microfinanza, Finanza etica, Csr, Non profit, Terzo settore e Economia civile. Cosa significa?
Mario Baccini. Costituiscono una nuova parola d’ordine: economia sociale di mercato. Il che significa che l’essere umano è al centro, non più come dato statistico ma come oggetto della buona politica e dell’economia. Ripristina una politica economica che è l’opposto del liberismo sfrenato che ha causato disastri sociologici, culturali ed economici. La cosa più importante è che i protagonisti del vecchio modello non possono essere i protagonsiti del nuovo corso. Bisogna ten tare di evitare una riproposizione della stessa classe dirigente di prima.

Vita. Come inciderà questa enciclica su l’economia e la politica italiana e internazionale?
Mario Baccini. Le parole del Santo Padre sono delle pietre pesantissime sulle responsabilità degli stati dei governi e dei premier, della politica in generale. Il richiamo al microcredito e alla microfinanza come strumenti nella lotta alla povertà e all’emarginazione economica, culturale e finanziaria di molte persone nel monso è una responsabilità alla quale non si potrà sfuggire. Da oggi bisogna cominciare a finanziare il lavoro e non i desideri o i sogni.

Vita. Lei è presidente del Comitato Italiano per il Microcredito. Dopo che il Papa ha suonato la carica voi cosa pensate di fare?
Mario Baccini. Bisogna sottolineare che l’Italia ha reso, unica al mondo, il tema della microfinanza Ente pubblico. Quindi proprio grazie a questa scelta in Italia abbiamo una cabina di regia di tutte le realtà che fanno microcredito. C’è chi sbaglia e chi fa bene. Faremo una relazione in cui mapperemo e analizzeremo la realtà microcreditizia italiana. Lo scopo è quello di riuscire a raggiungere le fasce più deboli, non bancabili e che vanno accompagnate in tutto come gli ex detenuti e gli immigrati. La nostra missione adesso è di fare da regolatore e di dare l’indirizzo. E naturalmente di promozione e formazione. Siamo concentrati a fare rete.


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