Leggi

DISABILI. Brunetta, «Contro gli abusi ex legge 104/92»

Il ministro della Funzione pubblica annuncia un monitoraggio sull'applicazione delle norme per i lavoratori ed i familiari di disabili

di Carmen Morrone

 «Vogliamo colpire gli abusi cui la legge 104 ha dato luogo nel pubblico impiego, perche’ senza controlli, ma anche la chiara negazione del diritto che avviene nel settore privato dove la norma e’ stata poco utilizzata». E’ il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, a spiegare cosi’ le motivazioni alla base della rilevazione, disposta dal ministero e coordinata dal Formez, che mira a fotografare lo stato attuale dell’applicazione dei benefici previsti dalla legge del 1992 e da altre normative di settore per i lavoratori ed i familiari di disabili in situazioni di gravita’.

Il monitoraggio, che terminerà il 29 luglio prossimo, sarà realizzato attraverso la compilazione di un questionario on line di 47 docmande che sara’ inviato a oltre 15 mila amministrazioni cominciando dalle istituzioni scolastiche e dalle amministrazioni che hanno gia’ partecipato a precedenti rilevazioni del Dipartimento della Funzione pubblica. Secondo quanto reso noto in una conferenza stampa, alla quale hanno preso anche le associazioni dei disabili, il 6% delle assenze nella pubblica amministrazione e’ dovuta ai permessi usufruiti in base alla 104.

E, ancora, ci sono notevoli ”discrepanze” nell’utilizzo delle norme rispetto alla distribuzione geografica, segno che, dice il ministro, ”c’e’ qualcosa che non va”. Dai dati parziali risulta che al sud la legge viene utilizzata il doppio rispetto al centro e al centro-nord: ”a questo pero’ non corrisponde una concentrazione di persone con disabilita’ dello stesso tipo”. Quella che appare una ”fruizione deviata” dei benefici concessi dalla legge, che permette ad esempio permessi retribuiti, ”viene sofferta in particolare da alcune amministrazioni come le scuole, perche’ chi lavora deve sopportare oneri maggiori per il comportamento di colleghi poco seri. E la vergogna non e’ di chi come me studia i problemi ma di chi ha coperto questi comportamenti”, ha concluso Brunetta.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA