Non profit

Vendola: grazie Papa

Il governatore della Puglia ha letto per Vita non profit magazine l'Enciclica sociale di Benedetto XVI. E la promuove a pieni voti

di Sara De Carli

Ecco un’anticipazione dell’intervista a Vendola che uscirà domani su Vita magazine

«Il punto più forte dell’Enciclica è quello che definisce la precarizzazione dei processi produttivi e la precarietà come condizione soggettiva come un attentato alla coesione sociale, una mina per tutti gli istituti che fanno vivere la socialità, lo spirito di comunità e i progetti di cooperazione fra esseri umani». Il Governatore della Puglia Nichi Vendola intervistato da Vita non profit magazine, nel numero in edicola da domani,applaude alla nuova Enciclica di Benedetto XVI. «C’è un’ispirazione da profeta veterotestamentario, che apprezzo profondamente, nei passaggi in cui il Papa parla della precarizzazione del lavoro», dice Vendola. «Mentre fino ad oggi abbiamo visto progressivamente attenuarsi lo spirito di indignazione, la capacità di testimoniare il dolore dei poveri e il coraggio di indicare ai ricchi più volgari che la storia abbia mai conosciuto, quelli arricchiti da un’economia che ha messo in primo piano la finanza e marginalizzato il lavoro, la strettissima latitudine della cruna dell’ago».  
Vendola non cancella l’immagine di un Papa al fondo conservatore dal punto di vista teologico e culturale. Ma coglie alcune novità importanti: «Anche in questa enciclica ci sono molte parti conservatrici, per esempio la parte sulla sessualità, lo sviluppo demografico e il terzo mondo, più attenta a presidiare i dogmi della dottrina che a indagare quel che accade lì. Il Papa fa un passo importante quando dice che ci sono beni come il cibo e l’acqua che non sono merci, che dovrebbero essere diritti universali, è molto forte quando definisce cosa è il “bene comune”, ma quando si occupa di sessualità e demografia o di crisi ambientale il suo sguardo è più sulla dottrina che sulla storia, più preoccupato della diffusione dei contraccettivi che di capire cosa determina l’esclusione di tanti mondi dalla possibilità di vivere degnamente».
Infine una domanda privata sul suo rapporto con i vari papi che hanno accompagnato la sua vita. Vendola svela la sua preferenza per Giovanni XXIII: «Se chiudo gli occhi e immagino di essere sul punto limite della mia vita, avrei voglia di essere accompagnato dalla voce del Papa buono e del suo discorso alla luna».

L’intervista integrale qui


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