Famiglia

I ragazzi hanno un tabù che si chiama famiglia

Il Telefono Azzurro al Giffoni 2009

di Redazione

«È uno dei temi più complessi da affrontare», spiega Ernesto Caffo.
Che aggiunge:
«Ma questa rassegna
è un laboratorio davvero unico»Una grande cittadella del cinema, questo è diventato il festival di Giffoni. O, per dirla con Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro che da 15 anni collabora con questa iniziativa, un «laboratorio unico». Fatto di emozioni ed esperienze nuove. Quali? «Il film a Giffoni è un elemento di crescita. È sorprendente vedere i ragazzi in sala dalla mattina alla sera impegnati a discutere le tematiche messe sul tappeto dai film.
Vita: Giffoni ha fatto tanta strada…
Ernesto Caffo: Nasce sulla base di un’esperienza di alcune persone molto motivate sui temi dell’infanzia. È un percorso fatto assieme a Claudio Gubitosi, che è il direttore artistico, e ci ha portato sempre più a presentare film intensi e importanti sui grandi temi dell’infanzia, film di qualità che spesso non vedi altrove ma che soprattutto diventano occasione per una riflessione condivisa.
Vita: In che modo?
Caffo: In questo laboratorio si riesce a capire dove va l’infanzia e quali sono i suoi problemi. Talvolta addirittura le soluzioni emergono dagli stessi ragazzi. Telefono Azzurro realizza interviste in cui i giovani parlano e si rivolgono ai loro coetanei. Questo ci permette di costruire anche nuovi percorsi educativi.
Vita: Com’è cambiato il rapporto fra i giovani e il cinema?
Caffo: La televisione ha inciso moltissimo. Alcune tematiche che abbiamo cominciato ad affrontare con prudenza 15 anni fa, oggi sono trattate in modo molto più esplicito. La violenza fisica, quella domestica, il dramma della guerra, le tematiche legate al disagio in generale: sono temi che i ragazzi conoscono perché li vedono quotidianamente e fanno domande alle quali gli adulti non sono preparati. Va detto fra l’altro che anche in questo caso Giffoni ci permette di capire cosa i bambini vedono durante il giorno, a casa da soli davanti alla televisione o su internet.
Vita: Quest’anno si parla di tabù. Un tema enorme…
Caffo: Tutti i temi del festival sono vastissimi. È interessante capire come i ragazzi li affrontino, anche nel confronto con gli adulti. Come pure scoprire come la pensino i ragazzi. Raccoglieremo testimonianze sulle quali in una delle ultime serate faremo una riflessione pubblica.
Vita: Quali sono oggi i tabù dei ragazzi?
Caffo: Uno dei tabù più complessi e delicati da affrontare è il tema della famiglia. Qualcosa di sacro, di protettivo, che molte volte invece nasconde una grande sofferenza.


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