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GAZA. Atterrati a Londra i sei attivisti espulsi da Israele

Facevano parte dei 21 membri dell'equipaggio della nave Spirti of humanity, che lunedì scorso aveva tentato, portando medicine e giocattoli, di rompere l'embargo israeliano sulla Striscia. Tra loro anche un premio nobel irlandese

di Daniele Biella

Tornati in patria. Sono sbarcati pochi minuti fa all’aeroporto di Gatwick, Londra, sei degli ultimi attivisti per i diritti umani trattenuti per quasi una settimana nelle carceri israeliane dopo il loro arresto, il 30 giugno scorso, nelle acque internazionali al largo della Striscia di Gaza. Del gruppo dei 21 pacifisti internazionali del movimento Free Gaza, facevano parte anche il Premio Nobel per la Pace del 1977, l’irlandese Mairead Maguire (che arriva a Dublino, da Tel Aviv, alle 17.30 ora locale), e l’ex parlamentare degli Stati uniti Cynthia McKinney, bloccate con gli altri attivisti mentre tentavano di introdurre medicine e giocattoli a Gaza via mare. L’alt è arrivato dalla marina militare israeliana che, minacciando il fuoco, ha abbordato con forza la nave e l’ha confiscata.

Proprio domani 8 luglio 2009, anche in seguito a quanto accaduto alla barca di Free Gaza, una delegazione di membri di Parlamenti Europei e attivisti della Campagna “End the Siege”, per la fine dell’assedio di Gaza, incontra l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’UE Javier Solana per reiterare la richiesta, che arriva da Ong e organizzazioni per diritti umani di tutto il mondo, nonché da risoluzioni del Parlamento Europeo, di rompere l’assedio di Gaza e di costringere Israele ad aprire i confini al passaggio di persone e merci.

La delegazione contesta la mancanza di legalità e di umanità dimostrata dalle Autorità israeliane impedendo l’ingresso di medicine e giocattoli a Gaza, arrestando e sequestrando difensori dei diritti umani e giornalisti, e anche negando al Premio Nobel per la Pace irlandese di poter avere le sue medicine durante la detenzione: “lo stesso o probabilmente peggio succede ai circa 11.000 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, molti senza aver sostenuto un processo”, spiega Luisa Morgantini, vice presidente del Parlamento europeo, “e ancora peggio capita certamente alla popolazione di Gaza, punita collettivamente e a cui, a causa dell’assedio, sono negati persino i più basilari bisogni”, come denunciato in un’intervista dalla prigione israeliana da Mairead Maguire (ascoltabile dal sito di democracynow.org, in lingua inglese).

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