Non profit
G8. In un documentario di ActionAid “Le crepe del G8”
Nel documentario, lanciato ogi dalla ong, si parla dello spostamento della sede e della gestione dei fondi
di Redazione
Lo spostamento del G8 a L’Aquila porterà benefici alla popolazione colpita dal terremoto del 6 aprile? ActionAid, organizzazione internazionale che lotta contro la povertà, ha cercato di verificarlo tramite un’inchiesta i cui risultati sono raccolti nel documentario ‘Le crepe nel G8’ lanciato oggi. Dall’indagine, realizzata da Cecilia Mastrantonio e Sebastiano Tecchio, risulta che la gestione dei fondi per la preparazione del G8, tanto a La Maddalena quanto a L’Aquila, manca della trasparenza necessaria. L’efficacia dello spostamento della sede e il beneficio che ne deriverà per gli abruzzesi non sono al momento dimostrati, poiché gli stanziamenti sono avvenuti a favore di opere strettamente connesse allo svolgimento del meeting dei leader mondiali.
Inoltre, coloro che più dovrebbero essere i protagonisti della ricostruzione, vale a dire gli abruzzesi colpiti dal sisma, sono scarsamente coinvolti nelle decisioni che riguardano il loro futuro.
ActionAid è impegnata in questo periodo soprattutto contro la fame che, per la prima volta nella storia, è arrivata a colpire oltre un miliardo di persone. Niente al mondo uccide quanto la fame, nemmeno le guerre, nemmeno i disastri ambientali. E’ difficile pensare a un’emergenza più urgente del mancato rispetto del diritto al cibo. Secondo la FAO per affrontarla seriamente occorrono almeno 30 miliardi di dollari l’anno. ActionAid, tra le altre cose, chiede ai governi del G8 che si riuniranno a L’Aquila di versare complessivamente almeno 23 miliardi, in considerazione del proprio peso economico.
Ma, al tempo stesso, ActionAid ha voluto occuparsi dell’organizzazione del G8: se non si perseguono trasparenza ed efficacia nel preparare importanti meeting internazionali, con quale credibilità in queste stesse riunioni ci si può impegnare contro la povertà?
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it