Non profit

Green Economy: al via il bando

Legambiente rilancia il tradizionale appuntamento

di Lorenzo Alvaro

Parte il bando 2009 per il premio Green Economy, Premio all’inovazione amica dell’ambiente. Il riconoscimento annuale alle tecnologie, ai processi, ai prodotti, ai servizi e ai sistemi gestionali innovativi che producono significativi miglioramenti ambientali. Come sempre è promosso da Legambiente con la collaborazione di Regione Lombardia, Politecnico di Milano e Università Commerciale Bocconi e con il contributo di Fondazione Cariplo e Camera di Commercio Milano. E’ alla sua nona edizione e in palio mette il diritto all’uso del logo del Premio per la durata di un anno.
Lo scopo della rassegna è creare un contesto favorevole alla ricerca e allo scambio di innovazioni in campo ecologico, premiando quelle realtà capaci di considerare l’ambiente non più come vincolo ma come valore e opportunità di sviluppo e di crescita per sé e per l’intera collettività.
Per partecipare è necessario inviare la domanda di partecipazione nella sezione del sito (clicca qui), compilare la scheda tecnica sempre sul sito e inviare all’organizzazione della rassegna tutta la documantazione per illustrare in modo chiaro ed efficace l’innovazione proposta. Tutta la documentazione dovrà essere inviata entro il 31 agosto 2009.

Il Premio accoglierà le innovazioni sviluppate in tre diverse aree tematiche:

Tecnologie verdi
Il tema energetico è considerato fra i più importanti per affrontare le sfide che ci attendono nel controllo dei cambiamenti climatici e nel superamento della grave crisi economica. Molta attenziuone sarà rivolta alle innovazioni nel settore dell’efficienza energetica e delle rinnovabili, due mercati in cui innovazione e ricerca si incontrano e possono generare nei prossimi anni ancora straordinarie opportunità di sviluppo e di lavoro.

Eco-edilizia
L’applicazione di una nuova etica del costruire edifici, quartieri e città gioca un ruolo importante nella mitigazione dei fenomeni legati al cambiamento del clima e nell’incentivare la competitività del settore. Il comparto edilizio rappresenta il 10% del Pil del nostro paese, un dato rilevante che potrebbe segnare un forte slancio per l’innovazione e la ricerca di strategie sostenibili che coinvolgono tutta la filiera del settore. Il Premio vuole spingere l’applicazione di standard costruttivi che puntano ad annullare l’impatto climatico e ambientale e segnalare le politiche, i progetti, le tecnologie, i componenti, i materiali e le soluzioni appropriate che assicurano all’edificio, sia esso una nuova realizzazione o il recupero di una struttura esistente, un’elevata qualità abitativa, un sensibile risparmio energetico e gestionale, un minor consumo di suolo, nonchè la sostenibilità sull’intero ciclo di vita.

Green procurement
In Italia l’entità degli appalti pubblici rappresenta in media il 17% del PIL. La possibilità di spesa della Pubblica Amministrazione è dunque un forte potenziale in grado di influenzare positivamente il mercato verso produzioni eco-compatibili. Il Green Procurement coinvolge la filiera produttori-fornitori-consumatori e considera le implicazioni economiche, sociali e ambientali dei processi produttivi e dei consumi-stili di vita dei vari attori lungo l’intero ciclo di vita del prodotto. Il Premio ha l’obiettivo di mettere in evidenza le PA che hanno posto in essere progetti e azioni per riconvertire i propri acquisti in un ottica di Green Public Procurement stimolando il mercato degli Acquisti Verdi e riducendo l’impatto ambientale delle attività amministrativo-governative.

Green Economy si rivolge alle imprese (private, pubbliche, individuali, cooperative, consortili, organizzazioni no profit) che producono beni o erogano servizi. La partecipazione è aperta anche alle amministrazioni pubbliche, ai singoli uffici della Pubblica Amministrazione, alle istituzioni scientifiche, agli istituti universitari, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini. Verranno accolte innovazioni di prodotto, servizi, tecnologie, processi, sistemi produttivi e di gestione.


Criteri di assegnazione

La valutazione complessiva per tutte le innovazioni sottoposte avverrà in base ai seguenti criteri:

– la riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti;
– l’efficienza nell’uso delle risorse in tutte le fasi del progetto;
– la diminuzione di consumo di risorse non rinnovabili (materiali ed energetiche) e la riduzione di inquinamento e di rifiuti prodotti (in quantità e pericolosità), nell’intero ciclo di vita;
– l’uso di risorse rinnovabili, la valorizzazione o la rigenerazione di risorse locali, il miglior utilizzo di infrastrutture esistenti (con particolare riferimento al trasporto);
– il potenziale impatto dell’innovazione sul sistema produttivo o di consumi in generale, tenendo conto della situazione di partenza e dell’efficienza relativa rispetto ad attività simili;
– la capacità di coinvolgere nella propria innovazione attori sociali diversi (fornitori, produttori, istituzioni, associazioni, consumatori), cambiando le modalità di consumo;
– lo sforzo fatto per migliorare l’informazione relativa alle proprie prestazioni sociali ed ambientali, in maniera oggettiva, chiara e trasparente. Verrà inoltre apprezzato il carattere non episodico di tale comunicazione;
– costituirà titolo preferenziale il ricorso a forme di certificazione volontaria (ISO 14000, EMAS, Ecolabel, SA8000, energia verde, certificazione biologica, certificati verdi per la produzione di energia rinnovabile) o forme di gestione controllata in base a parametri ambientali e/o sociali (bilancio ambientale e/o di sostenibilità);
– costituirà elemento importante di valutazione lo stato di avanzamento dell’innovazione proposta: se già allo stato di offerta commerciale (attuale o prossima), di prototipo industriale in fase di test o di brevetto;
– saranno valutate favorevolmente le innovazioni con attuale o potenziale ricaduta positiva sul territorio lombardo.


Per inviare documentazione integrativa oltr a quella richiesta per la partecipazione come foto, grafici, bilanci, dati, rassegne stampa, risultati di analisi e test è disponibile l’indirizzo e-mail osservatorioimpresa@legambiente.org


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