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LEGGE SICUREZZA. Cisl: così più difficile l’integrazione
Liliana Ocmin, segretario confederale, spiega la posizione del sindacato sul ddl sicurezza approvato oggi
di Redazione
«Le norme approvate sugli immigrati renderanno ancora più difficile l’integrazione e la convivenza civile tra italiani e stranieri, aumentando il rischio di generare la cosiddetta “criminalizzazione del diverso”». È affidata a Liliana Ocmin, segretario confederale della Cisl, il commento del sindacato al ddl sulla sicurezza varato oggi dal Senato. «Quanto stabilito dal Ddl sulla sicurezza avrebbe senso solo se analizzasse il fenomeno dell’immigrazione in tutti i suoi aspetti, riconoscendo ad esempio da subito i diritti negati ai figli di stranieri nati in Italia. Ecco perchè ci appelliamo al governo affinchè tenga conto in particolare del rispetto delle convenzioni internazionali sui diritti dell’uomo e del fanciullo su cui l’Italia ha ratificato», prosegue condannando l’introduzione prevista nel decreto dell’obbligo di pagamento di un’ammenda legata al reato di clandestinità. Una misura che «da una parte, favorirà l’aumento dei processi giudiziari e colpirà le vittime del traffico degli esseri umani, dall’altra agevolerà le organizzazioni di trafficanti mettendoli nella condizione di incrementare i loro già alti profitti».
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