Volontariato

«Al Sud siamo scomparsi, ci sono rimasti solo posti virtuali»

La débâcle dell'Anpas

di Redazione

Inumeri non lasciano scampo: quasi 1.200 posizioni in meno rispetto al 2008. Da associazione capofila degli enti nazionali, Anpas si ritrova desolatamente al quarto posto della classifica. Quali le ragioni di un’emorragia di queste proporzioni? La risposta tocca a Fausto Casini, numero uno delle Pubbliche assistenze e coordinatore della Consulta nazionale del volontariato del Forum del terzo settore (e in questa veste proporrà una mobilitazione in difesa del 5 per mille e del servizio civile).
Vita: Meno 52,5% in appena 12 mesi. Com’è stato possibile?
Fausto Casini: L’anno scorso avevamo avuto voti molto alti, ma non picchi. La maggior parte dei progetti si attestava fra i 50 e i 60 ottantesimi. Quest’anno l’asticella era a 63 punti e quindi gli incrementi, che pur abbiamo avuto, non sono bastati a raggiungere gli obiettivi. Fra l’altro per noi il dato è anche peggiore di quello che sembra.
Vita: In che senso?
Casini: I progetti approvati sono concentrati al Centro-Nord. Noi siamo fuori in tutto il Sud, compreso l’Abruzzo dove abbiamo moltissime attività in corso. Avrei retto meglio se mi fossero mancati 400 posti in Toscana, invece di ritrovarmi a quota zero in Campania. Anche perché questi mille posti sono “virtuali”. Realizzare coperture del 100% nelle regioni del Nord è molto difficile.
Vita: Pensate di fare ricorso?
Casini: È l’ultima ratio. Ma con una valutazione così selettiva sull’albo nazionale, gli enti che ne fanno parte hanno grandi possibilità di rimanere esclusi dal Sud, dove è più difficile fare accordi, per esempio con le università, che danno punti aggiuntivi.


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