Volontariato
Investimenti: Scienza spiega l’azionario non speculativo
Il fustigatore del risparmio gestito organizza un corso di tre giorni presso l'Università di Torino
Può esistere un investimento azionario «non speculativo»? Il professor Beppe Scienza, matematico dell’Università di Torino e autore di un fortunato pamphlet sugli investimenti (Il risparmio tradito, edizioni Cortina, Torino) è convinto di sì. E organizza sull’argomento un corso di tre giornate che inizia venerdì 7 febbraio i presso il Dipartimento di matematica dell’università di Torino.
«Di per sé non ci sono più posti disponibili», precisa il professore, «tuttavia chi si occupa, per un motivo o per l’altro d’investimenti, può avere lo stesso interesse a dare una scorsa agli argomenti trattati, riportati all’indirizzo Internet sito Internet.
«Il programma del corso dà infatti un’idea di come si possa trattare l’investimento azionario con un taglio totalmente diverso da quello dei corsi per esempio della Bocconi, del Sole 24 Ore ecc», chiarisce Scienza, «cioè dicendo cose che in quei corsi vengono taciute o comunque non vengono dette; e in certi casi dicendo il contrario esatto di quanto in genere viene detto (e scritto)».
Nel corso torinse ad esempio «si smonta la storiella che le azioni “rendano” più delle obbligazioni. Poi si spiega come fare per ottenere da soli risultati di regola migliori di quelli di fondi comuni, gestioni patrimoniali ecc., di cui si dimostra – con abbondanza di dati numerici – la dannosità e si evidenziano i rischi, evitabili facendo da sé.
In effetti l’impostazione del corso è in sintonia con quella de Il risparmio tradito e non per nulla molti dei partecipanti sono lettori del libro».
A scanso d’equivoci, Scienza chiarisce però «che investire in azioni con un’ottica non speculativa non elimina comunque il pericolo di perdere. Anzi, nel corso si vedrà anche come le varie formule cosiddette a capitale garantito ecc., attualmente in auge, sono pure prese in giro».
Info: Web
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