Non profit

G8. Le ong fuori dalla porta

Ancora nessuna risposta agli esponenti del Terzo settore circa la possibilità di partecipare al Summit

di Emanuela Citterio

Ci saranno i rappresentanti della società civile al G8?. «Molti di più che negli anni passati, ce ne saranno 27mila». «Ovvero i terremotati dell’Abruzzo. Questa è stata la risposta di Guido Bertolaso a una domanda precisa circa la partecipazione dei rappresentati del Terzo settore al vertice de L’Aquila». A raccontarlo a Vita è Luca De Fraia, responsabile della policy di Action Aid International.


A partire dal vertice di Gleneagles del G8 viene data la possibilità a circa 200 rappresentanti delle organizzazioni non governative di diversi Paesi di seguire da vicino i lavori del summit. «Il luogo dove ciò avviene è di solito la sala stampa» spiega De Fraia. «Gli esponenti delle ong accreditate hanno gli stessi diritti e doveri dei giornalisti. Possono seguire le conferenze stampa tenute dagli esponenti delle istituzioni e si impegnano ovviamente a mantenere un atteggiamento che si addice a una sala stampa».


Martedì scorso, durante la conferenza che il responsabile della Protezione Civile ha tenuto alla sala stampa estera di Roma sulla logistica del G8, De Fraia (che è giornalista oltre che rappresentante di una ong) ha chiesto se ci sarebbe stato uno spazio per i rappresentanti della società civile, come nelle edizioni precedenti. «Al di là della risposta evasiva del momento, ad ora non abbiamo nessuna certezza e non abbiamo ricevuto riscontri né dalla Protezione Civile né dallo sherpa».


L’ambasciatore Giampiero Massolo, sherpa del G8, due settimane fa aveva detto a Vita: «È prevista la presenza di rappresentanti di ong presso la sala stampa che sarà allestita nella Scuola della guardia di finanza. Stiamo vedendo se è possibile organizzare un incontro almeno con la presidenza del G8. Nell’intero processo ci sono stati momenti di scambio con la società civile, come il Civic G8 che si è svolto in Campidoglio. Molte delle idee che stiamo discutendo a livello di sherpa le abbiamo prese da questi incontri».

A esprimere forte delusione è anche Oxfam International, rappresentata in Italia dalla ong Ucodep: «Insieme alla Gcap, la Coalizione italiana contro la povertà, abbiamo lavorato per costruire relazioni su diversi fronti, dalla presidenza del Consiglio all’ufficio sherpa al ministero degli Esteri» afferma Gabriele Carchella, responsabile della comunicazione. «Ci viene il dubbio che alle parole non seguano i fatti».

«Il primo luglio, se tutto è confermato, la Gcap dovrebbe incontrare il premier Silvio Berlusconi» anticipa De Fraia. «Speriamo nel frattempo di avere qualche notizia, visto che mancano solo una decina di giorni al G8».


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