Volontariato
CARITAS. Urgente passare dall’ego-nomia all’eco-nomia
Lo ha detto il cardinal Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis. "Aiutare i poveri non è una opzione da fare solamente in tempi di prosperità, ma una responsabilità permanente”.
“Abbiamo vissuto la nostra esperienza di Gerico e ora le mura del libero mercato senza regole giacciono fra le macerie. La gente più povera, che per decenni ha meno beneficiato della crescita economica senza uguaglianza sta già pagando il prezzo più alto per questa pazzia”. Così il cardinal Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga arcivescovo di Tegucigalpa e presidente di Caritas Internationalis ha sintetizzato gli effetti della crisi mondiale in atto.
Oggi è l’ultimo giorno di lavori per gli oltre 600 delegati riuniti a Torino per il 33° Convegno nazionale delle Caritas diocesane. Il cardinale Maradiaga ha poi auspicato, in vista del G8, che “l’ispirazione di Benedetto XVI agisca da promemoria per i leader mondiali, perché i poveri non possono essere esclusi dai piani per rinnovare l’economia mondiale. Aiutare i poveri non è una opzione da fare solamente in tempi di prosperità, ma una responsabilità morale permanente”.
Maradiaga ha anche accennato alle tematiche ambientali sottolineando che “È necessario che nell’anno 2009 la “eco”-nomia prenda il posto della “ego”-nomia. Le nazioni economicamente sviluppate hanno un obbligo morale di contribuire a risolvere il problema del cambiamento climatico dovuto al consumo sproporzionato di risorse naturali”.
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