Welfare
TEENAGERS. In Abruzzo uno su tre si droga o beve
Lo rivela una ricerca realizzata dalla cattedra di Psichiatria dell'Universita' di Chieti
Teenager sempre più preda dello sballo. In Abruzzo un adolescente su tre fuma spinelli, sniffa cocaina o alza troppo il gomito. E l’uso di queste sostanze si accompagna quasi sempre a disturbi caratteriali e della personalità, ma anche a problemi familiari e scolastici. Lo rivela una ricerca realizzata dalla cattedra di Psichiatria dell’Università di Chieti, presentata in anteprima durante il convegno nazionale interdisciplinare Abusi, maltrattamenti, violenze sui minori: i professionisti di interrogano, a Pescara domani e venerdì, organizzato dalla Cooperativa Lilium di accoglienza e recupero di minori e promosso dalla cattedra di Psichiatria dell’ateneo abruzzese.
Lo studio è stato condotto su 425 ragazzi fra i 14 e i 20 anni che frequentano 5 scuole superiori di Chieti. Secondo i dati raccolti, il 15% dei ragazzi alle superiori beve alcol regolarmente e in abbondanza, il 14% consuma spesso cannabinoidi, il 2% sniffa gia’ la cocaina. Uno sballo non privo di conseguenze. I ricercatori, sottoponendo agli adolescenti questionari per indagarne i tratti della personalita’, hanno scoperto che questi comportamenti e consumi si associano quasi invariabilmente a disturbi caratteriali e problemi familiari e scolastici. «I ragazzi che fumano le canne – avverte Massimo Di Giannantonio, coordinatore della ricerca e ordinario di Psichiatria all’Università di Chieti – sono poco ambiziosi e tendono a essere antisociali, ad esempio scappando di casa. Presentano solitamente problemi scolastici, come atteggiamenti negativi verso gli insegnanti e le regole della scuola. Spesso in classe si annoiano, preferirebbero non andarci e partecipano poco a tutte le attivita’ scolastiche». Non solo. Gli adolescenti che fanno già uso di cocaina hanno un quadro caratteriale ancor più complesso: tendono a presentarsi sotto una cattiva luce, non tollerano facilmente regole e leggi, non riescono a controllare le risposte emotive, sono istintivi e incapaci di trarre profitto dall’esperienza, prosegue lo psichiatra.
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