Formazione

ACQUA PUBBLICA. Torino, consegnate 12mila firme

La scorsa settimana il Comitato acqua pubblica e la sezione di Attac del capoluogo piemontese hanno portato le firme in comune. L'obiettivo è inserire nello statuto comunale il principio di acqua bene comune e non merce

di Redazione

Il 18 giugno 09 il Comitato Acqua Pubblica di Torino, a cui aderisce anche Attac Torino ha consegnato al Comune 12.085 firme di cittadini torinesi a sostegno della deliberazione di iniziativa popolare per inserire nello statuto della città il principio che l’acqua è un bene comune e non una merce, e che pertanto: il servizio idrico integrato non ha scopo di lucro, la proprietà della rete di acquedotto e distribuzione è pubblica e inalienabile, la gestione è attuata esclusivamente mediante enti o aziende interamente pubbliche, a ogni cittadino è assicurato gratuitamente un quantitativo minimo vitale d’acqua al giorno.

È in corso anche la raccolta firme per la presentazione di un’analoga proposta di modifica dello Statuto della Provincia di Torino, ente che ha una parte importante nelle scelte sulla gestione delle risorse idriche.

Si è trattato di un vasto coinvolgimento popolare alla politica istituzionale nella città. I torinesi si sono avvalsi degli strumenti di partecipazione previsti dal Regolamento comunale che stabilisce in almeno 5mila le firme necessarie, da raccogliere in quattro mesi, per presentare una deliberazione di iniziativa popolare. Averne raccolte più del doppio, senza neppure arrivare alla scadenza dei termini, è segno della diffusa sensibilità civica verso un bene comune come l’acqua, e di volontà comune che la sua proprietà e gestione siano pubbliche.

Tocca ora al Consiglio Comunale e ai Consigli di Circoscrizione prendere atto della volontà popolare e quindi approvare la deliberazione nel testo proposto.


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