Volontariato

RIFUGIATI. Caritas: “Richiedenti asilo non vanno respinti”

L'ente caritatevole prende posizione in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che sarà domani 20 giugno. "recuperare la memoria storia, e soccorrere i deboli e gli indifesi"

di Redazione

“L’Italia nel corso dell’ultimo anno si e’ distinta per l’elevato numero di persone a cui e’ stata riconosciuta protezione internazionale; ma al contempo ha attuato piu’ di recente una politica di respingimenti che puo’ risultare pregiudizievole per gli stessi richiedenti asilo”. E’ quanto evidenzia la Caritas, in occasione della ‘Giornata mondiale del rifugiato’, sottolineando che “il nostro e’ certamente un Paese esposto a questo tipo di flussi. E’ per questo motivo che crediamo siano necessari interventi e politiche sempre piu’ coordinate a livello europeo, ma sempre ispirate ad una grande cautela e, soprattutto, rispettose dei diritti di coloro che giungono chiedendo protezione”.

La Caritas ricorda che “in questi primi sei mesi del 2009, nuovi drammatici eventi hanno richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sul delicato tema dell’asilo. Purtroppo, il continuo arrivo di persone che necessitano di una qualche forma di protezione internazionale dimostra come nel mondo siano ancora numerosi i Paesi dai quali si fugge da guerre, persecuzioni o disastri naturali. In occasione della ‘Giornata mondiale del rifugiato’, la Caritas lancia un appello all’Italia a mostrarsi “consapevole del fatto che ci troviamo in un frangente nel quale il Paese ha bisogno di recuperare la sua memoria storica, per avviare un profondo discernimento”. E rilancia “le accorate parole” di papa Benedetto XVI: “Come non farci carico di quanti, in particolare fra rifugiati e profughi, si trovano in condizioni difficili e disagiate? Come non andare incontro alle necessita’ di chi e’ di fatto piu’ debole e indifeso, segnato da precarieta’ e da insicurezza, emarginato, spesso escluso dalla societa’?”.

L’auspicio finale e’ che “questa iniziativa possa costituire un’ulteriore opportunita’ di riflessione, necessaria per scelte e atteggiamenti che sappiano porre sempre al centro il rispetto dei diritti e della dignita’ delle persone”.


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