Welfare

In Liguria l’ospedale senza corsie

Ecco arrivare in Liguria il primo ospedale senza corsie

di Alba Arcuri

Sanità. In Liguria il primo ?ospedale senza corsie?. Dalle Regioni arriva il sì alle case di ospitalità per i malati oncologici terminali. Un ospedale senza corsie e senza trasferte dei parenti per poter stare vicino al malato: questo è il grande ospedale senza corsie che garantirà 900 posti letto. I reparti saranno allestiti nelle case dei pazienti, a domicilio con personale medico, infermieristico ospedaliero. Il primo ?ospedale? di questo tipo sorgerà in Liguria. La Regione ha già stanziato 12 miliardi, dallo Stato arriverà invece un miliardo e mezzo. La fase sperimentale è di tre anni nell?area metropolitana genovese. Il piano prevede cinque ore di presenza al domicilio del paziente del personale sanitario, Ota (operatori tecnici di assistenza o ausiliari) e collaboratori di sostegno che si affiancheranno ai parenti al capezzale del malato. Per questi ultimi collaboratori si prevedono degli stanziamenti per pagare persone scelte dai parenti e l?intervento del volontariato. Negli obiettivi della regione Liguria questo piano dovrebbe portare il decongestionamento degli ospedali e un valido aiuto per le famiglie, oltre a un risparmio economico. L?ospedale a domicilio costa infatti 170 mila lire al giorno contro le circa 460 dell?ospedale tradizionale e le 300 per le lungodegenze. La Conferenza Stato-Regioni ha visto il parere favorevole delle Regioni alle case di ospitalità per i malati oncologici terminali. Si tratta di un sì condizionato ad alcune richieste di emendamento per quanto riguarda gli standard e la definizione dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi. In particolare si chide una maggiore libertà nello scegliere il modello assistenziale che la Conferenza dei Presidenti (coordinata per la sanità dal presidente della Regione Lazio) ritiene troppo legata agli hospicies anglosassoni. È stato chiesto inoltre lo snellimento delle procedure di finanziamento che per il triennio è di 400 miliardi di lire.


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