Cultura

Italia ammonita sul codice stradale

Bisognerebbe evitare,almeno qui in Italia,la discriminazione del codice della strada

di Monica Salvatore

L?Italia ammonita dalla Commissione europea per le discriminazioni del codice della strada.
Il principio della parità di trattamento tra residenti e stranieri vale anche per gli automobilisti indisciplinati. Lo ha ribadito a fine settembre la Commissione europea a proposito di una disposizione discriminatoria contenuta nel codice della strada italiano del 1992. In Italia è previsto, infatti, che un contravventore alla guida di un veicolo immatricolato all?estero debba pagare direttamente all?ufficiale che gli contesti il comportamento scorretto una multa pari al minimo previsto per il tipo di infrazione commessa oppure, se decida di dare avvio al procedimento ordinario di contestazione dell?infrazione, versare una cauzione pari alla metà del massimo della sanzione. In mancanza di uno di questi due versamenti scatta il ritiro della patente. Ai residenti in Italia e invece permesso di scegliere se saldare subito, pagare tramite conto corrente o presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica della violazione. L?Italia dovrà provvedere a eliminare tale disparità di trattamento entro due mesi. Cosa si rischia? La Commissione, rivolgendosi alla Corte di Giustizia comunitaria, può ottenere contro lo Stato italiano una condanna formale con eventuali sanzioni pecuniarie per l?inadempienza.

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