Non profit

TERREMOTO. 92 case costruite da Trento

Firmato ieri un accordo fra Croce Rocca e Provincia autonoma

di Maurizio Regosa

 Entro settembre un altro villaggio sorgerà ad Onna per dare un tetto a circa 300 terremotati. Saranno 92 casette in legno realizzate secondo il modello operativo trentino con i finanziamenti (circa 5 milioni di euro) della Croce rossa italiana. Il tutto nasce dall’accordo firmato alla Scuola della Guardia di Finanza a L’Aquila da Bernardo de Bernardinis, vice responsabile del Dipartimento alla protezione civile, Francesco Rocca, commissario straordinario CRI e Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento.
“Siamo grati al Trentino – ha esordito in una conferenza stampa De Bernardinis – perché si è mosso subito nella prima emergenza ma poi si è immediatamente attivato per dare un aiuto concreto a chi è rimasto senza una casa”.
“Abbiamo voluto dare continuità ad un impegno – ha detto Dellai – anche per quando i riflettori dell’emergenza si saranno spenti pur rimanendo molti altri problemi legati alla ricostruzione. Ecco dunque un piccolo contributo per continuare a sperare nel futuro”.
“L’accordo firmato oggi – ha spiegato il dirigente generale della protezione civile trentina Raffaele De Col – nasce dalla collaborazione col Dipartimento nazionale e la Croce Rossa, e si avvale anche dell’aiuto dell’associazione industriali di Trento nella preparazione delle basi sulle quali sorgeranno i moduli abitativi
Nel corso della mattinata Dellai, assieme ai responsabili della colonna mobile trentina, ha visitato il cantiere di Onna: si tratta di quattro ettari e mezzo, tre dei quali edificati (46 moduli bifamiliari) mentre il resto ospiterà un asilo, una chiesa e un parco. Al centro un albero ricorderà i 41 censiti di Onna uccisi terremoto. Tra questi anche una giovane laureata la cui tesi ha ispirato la pianificazione del nuovo villaggio che comincia a nascere da oggi.


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