Non profit
Negozi senza commessi, veloci e sempre aperti
Boom del vending: spese h24 coi distributori automatici
di Redazione
Comprare frutta fresca la domenica mattina, soddisfare un’improvvisa voglia di pizza nel cuore della notte, o procurarsi al volo, sulla via dell’ufficio, un paio di collant per sostituire quelle appena smagliate. Fantasie? Affatto. I negozi del futuro sono aperti 24h, 365 giorni l’anno: per chi non dorme mai, per chi si dimentica sempre qualcosa, per uno spuntino di passaggio. Sono i nuovi market automatici, punti vendita senza commessi, porte d’ingresso e serrande, che rimpiazzano tradizionali banconi e scaffali con “vending machine”. Chioschi e vetrine forniti di tutto: non solo bibite e snack, ma anche articoli per l’igiene e la pulizia, surgelati, affettati, pesce, carne, pasta, latte, formaggi e persino piatti scaldati al momento. Certo l’offerta non è quella di un super, ma è sufficiente a coprire le emergenze e soddisfare qualche sfizio. A prezzi sensibilmente inferiori.
«È l’ultima evoluzione del vending “stricto sensu”», dice Vincenzo Scrigno, presidente Confida, associazione di categoria che raggruppa, fra fabbricanti, gestori, grossisti e produttori, 500 imprese della distribuzione automatica. Un settore che nel 2008 ha registrato un +8,42% con 2 milioni 280mila unità installate, per un totale di 21 milioni di erogazioni giornaliere e un giro d’affari di 2.714,7 miliardi di euro». E un primato del made in Italy, leader mondiale di settore, «che ha saputo vedere nella prima rudimentale macchinetta di bibite fredde, sbarcata nel Belpaese coi marines, una possibile torrefazione automatica di caffè in grado di esportare il tricolore in tutto il mondo». Complici l’affidabilità sempre maggiore delle slot food italiane e la capacità di assecondare i desiderata dei consumatori. «Ma, a differenza dei distributori tradizionali, la logica dei “market 24h” risponde più all’esigenza della spesa fuori orario che del consumo fuori casa». E in una metropoli sempre di corsa come Milano, la formula è vincente. Fra i primi a crederci, alcune catene in franchising, come la Nuova Vde International, con 70 negozi automatici a marchio Free Shop, e 25h Brekky Serviti da solo, che in due anni ha aperto circa 30 punti vendita nel Centro-Nord Italia, 20 dei quali nell’hinterland meneghino. «Il 5 giugno abbiamo lanciato il primo negozio Brekky in un’area di servizio Agip; altri 60 sono ai blocchi di partenza», dice Mauro Frabetti, responsabile Area e Sviluppo Brekky. «Un modo semplice di sopperire nei centri isolati alla mancanza di servizi per la distribuzione di prodotti di prima necessità. Soprattutto dopo la scomparsa dei vecchi alimentari di quartiere, che costringe anziani e disabili a lunghe trasferte verso i megastore più vicini».
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