Non profit

L’aula informatica arriva in pediatria. Così si reagisce meglio alla malattia

di Carmen Morrone

Entro l’anno arriveranno a 16 le aule informatiche allestite in reparti di pediatria dei più importanti ospedali italiani. Postazioni con personal computer con accesso a internet utilizzabili dai bambini e dai ragazzi ricoverati, non solo per stare al passo con il programma scolastico, ma anche per restare in contatto con gli amici. Sono il risultato del progetto «Caro papà Natale?», ideato dall’Associazione culturale Claudio Moretti di Erbusco (Brescia) con il Gruppo bancario Credito Valtellinese e il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Erbusco, Comune di Bagolino, dell’Ass.Comi.Conf. – Associazione Comuni Confinanti e di C.R.A. – Comitati Riuniti Agricoli.
Si tratta di un disco a cui hanno partecipato Fabio Concato, Eugenio Finardi, Little Tony, Andrea Mingardi, Sarah Jane Morris, Povia, Antonella Ruggiero, Ivana Spagna e molti altri artisti che gratuitamente hanno interpretato le più famose melodie natalizie. Il risultato delle vendite – oltre 13mila cd venduti, di cui 10mila ai clienti del Gruppo Creval, circa 120mila euro – consentirà di allestire aule di informatica all’azienda ospedaliera di Desenzano del Garda, all’Ospedale dei Bambini G. Di Cristina di Palermo, all’azienda ospedaliera di Verona, all’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio, all’azienda ospedaliera di Vicenza, al Policlinico Gemelli di Roma, alla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor di Milano. Che si aggiungeranno a quelle di Brescia, Bergamo, Pavia, Torino, Catania, Merate, Como, Milano e Rieti.
«Ci proponiamo di rendere i piccoli pazienti uguali ai loro amici rimasti a casa: gli stessi svaghi, gli stessi programmi scolastici, la possibilità di rimanere in contatto e, soprattutto, di combattere la noia. È più facile reagire alla malattia se non ci si sente soli e lontani», afferma Annamaria Andreoli, presidente dell’Associazione Claudio Moretti. «Questa iniziativa si inserisce nel quadro degli interventi sociali che il Gruppo bancario Credito Valtellinese promuove da tempo. Essere banca del territorio per noi significa essere attenti non solo alle dinamiche proprie degli operatori economici, ma anche della collettività nella sua interezza, perché una comunità è prospera solo se è coesa e solidale», spiega Miro Fiordi, direttore generale del Credito Valtellinese.
L’ultima aula inaugurata è stata a Rieti. Gabriele Bellini, direttore generale Azienda Usl Rieti, spiega perché hanno aderito al progetto: «Questa iniziativa è in armonia con le strategie dell’azienda: l’implementazione informatica è perfetta coniugazione della centralità dell’utente. Il laboratorio di informatica donato dall’Associazione Claudio Moretti si aggiunge ad altre iniziative messe in campo dal personale e dai volontari che operano nel reparto. Integrato nella ludoteca, rafforzerà un servizio molto apprezzato dai nostri piccoli utenti».


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