A Gaetano D’Agosta, 49 anni, pregiudicato, figlio del boss Francesco D’Agosta, la festa per la cerimonia di consegna da parte del Comune di Vittoria (Ragusa) di un terreno agli scout della sezione Agesci Vittoria I, il 16 maggio non è proprio piaciuta. Perché quel terreno è stato confiscato proprio alla sua famiglia. «Si è avvicinato ed ha incominciato a dire che il terreno era suo, ha anche sbarrato la strada per non far passare i genitori degli scout», racconta Silvana Mangione, capogruppo Comunità Campi Vittoria 1. «Erano minacce larvate. Minacce dirette, un mafioso non le fa. Le manda a dire». Il gruppo Scout ha sporto denuncia, la procura ha ravvisato gli estremi di un’estorsione, spiccando un ordine di arresto a carico di D’Agosta. E ora c’è chi parla di scout eroi: «Abbiamo fatto la cosa giusta», si schermisce Mangione. «Ci siamo mossi secondo lo spirito dello scoutismo. Ci sono tante persone che oggi denunciano: la gente non accetta che venga qualcuno a dirgli cosa deve fare a casa propria».
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