Mondo

Iraq: domani partono gli “scudi umani” italiani

L'appuntamento è domani a Milano, in piazza Castello, dove una quindicina di italiani, ai quali se ne aggiungeranno 'strada facendo' almeno altri 50

di Redazione

‘Scudi umani’ italiani in partenza per Baghdad per ribadire il proprio ‘no’ ad una guerra preventiva ”inaccettabile” imposta dagli Stati Uniti contro il regime di Saddam Hussein . L’appuntamento e’ domani a Milano, in piazza Castello, dove una quindicina di italiani, ai quali se ne aggiungeranno ‘strada facendo’ almeno altri 50, si incontreranno con la ‘colonna’ di scudi umani provenienti da tutta Europa. I pacifisti, che terranno una conferenza stampa alle 10.00 prima della partenza, ”sono persone di diversa estrazione sociale e orientamento politico, non legati a nessuna organizzazione – spiega all’Adnkronos, Rodolfo Tucci, 41enne romano, uno dei promotori dell’iniziativa – che con i propri mezzi, macchine, autobus, e tanto di sacco a pelo raggiungeranno via terra la capitale irachena”. L’arrivo e’ previsto per l’8 febbraio ”e se tutto va bene – aggiunge – contiamo di essere molti di piu’. Grazie al sito internet (www.humanshields.net), infatti, l’iniziativa sta riscuotendo molto interesse e continuano ad arrivare adesioni”. ”I motivi che ci spingono a fare gli scudi umani in questa occasione – spiega – sono prettamente di carattere umanitario, perche’ riteniamo che la soluzione di gravi problemi internazionali, come l’esistenza del regime dittatoriale di Saddam non possa essere trovata con una guerra preventiva imposta dall’Occidente. La nostra esperienza di democrazia e di cultura – aggiunge – ci impedisce di metterci quasi sullo stesso piano di efferatezza del regime iracheno. Siamo tutti d’accordo sul fatto che Saddam vada disarmato, ma il metodo e’ inaccettabile. Una soluzione deve essere trovata, ma il principio comune rimane quello del rispetto della dignita’ delle persone. Siamo quindi disponibili a rinunciare ad un po’ della nostra sicurezza – conclude – se questa deve essere conquistata sulla sicurezza di persone innocenti”.


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