Non profit

ONG. Sull’aiuto allo sviluppo governo passi ai fatti nel Dpef

La Focsiv lancia un appello in vista del documento di programmazione finanziaria di giugno

di Redazione

Sull’aiuto allo sviluppo l’Italia passi dalle parole ai fatti. Ovvero: si traducano in realtà le dichiarazioni promettenti del Ministro Franco Frattini in occasione della conferenza stampa conclusiva della ministeriale sullo Sviluppo che si è tenuta a Roma l’11 e il 12 giugno scorsi. A chiederlo è la Focsiv, confederazione di ong di ispirazione cristiana: «Ci auguriamo che le misure finanziarie necessarie per fare di queste dichiarazioni realtà vengano inserite nel DPEF di prossima uscita».

«Siamo, infatti, in attesa del Documento di programmazione economica e finanziaria che dovrebbe uscire nel mese di giugno» fa sapere in un comunicato Sergio Marelli, direttore di Focsiv, «che rappresenterà il primo test per la credibilità della presidenza italiana sul mantenimento degli impegni presi e sulla coerenza delle politiche nazionali».

«A meno di un mese dal Summit de L’Aquila, in un momento di grave crisi economica che sempre più rischia di trasformarsi in profonda crisi sociale è importante un segnale forte da parte delle economie avanzate per la lotta alla povertà e il sostegno alle politiche di sviluppo» prosegue il comunicato Focsiv «a maggior ragione che i paesi più poveri che per nulla hanno contribuito al verificarsi di questa crisi sono quelli che maggiormente ne stanno subendo e ne subiranno le conseguenze».

 
Quanto al documento presentato dalla presidenza italiana per il G8 dei Ministri dello sviluppo «è confortante dal momento che conferma gli impegni internazionali assunti in tema di aiuti allo sviluppo, già raffermati nei precedenti Summit di Heiligedamm e Toyaco, ossia l’incremento di 50 miliardi di dollari all’anno entro il 2010 per la cooperazione allo sviluppo, di cui 25 miliardi all’Africa» afferma Marelli. «La  dichiarazione sostiene l’importanza della coerenza delle politiche, nazionali ed internazionali, e ribadisce le priorità dell’agenda italiana, dalla sicurezza alimentare alle iniziative per tutelare la salute materno-infantile e la lotta alle pandemie. Con il DPEF ci aspettiamo che finalmente l’Italia  passi dalle dichiarazioni ai fatti».

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