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SCUOLA. Didattica per disabili nel cv di tutti gli insegnanti

Lo prevede la bozza del nuovo regolamento sulla formazione iniziale dei docenti

di Sara De Carli

L’integrazione degli alunni con disabilità entra nel curriculum universitario degli insegnanti. Lo prevede il regolamento sulla formazione iniziale dei docenti che il Ministero dell’Istruzione sta mettendo a punto in queste settimane, dopo la chiusura dell Sils. Il regolamento è stato oggetto di un incontro dei tecnici del Ministero con la Consulta delle associazioni. Così, in futuro, chi vorrà insegnare nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria durante l’università dedicherà 32 crediti (dei circa 300 complessivi) del suo percorso di studi agli aspetti didattici dell’integrazione scolastica, mentre per la scuola secondaria i crediti saranno solo sei.

Si tratta di un importante passo in avanti, visto che più di trent’anni dopo l’entrata in vigore della legge sull’integraziono scolastica degli alunni con disabilità, la principale lamentela dei genitori è proprio quella sulla mancanza di formazione degli insegnanti e la mancnaza di presa di carico dell’allievo da parte degli insegnanti curriculari, come se l’alunno disabile fosse “affare” eslcusivo degli insegnanti di sostegno.

“Si tratta di una modalità innovativa – ha detto a Superabile il vicepresidente della Fish Salvatore Nocera, fra i componenti della Consulta – che rappresenta un primo passo importante e che dovrebbe essere raggiunto, con l’emanazione del regolamento, entro la pausa estiva. Noi comunque non ci facciamo a breve alcuna illusione, perché al momento la formazione dei docenti curriculari è insufficiente”.

Nel nuovo regolamento sulla formazione dei docenti, chi volesse diventare docente di sostegno dovrebbe aggiungere alla formazione comune altri 60 crediti, grosso modo corrispondenti ad un anno accademico: saranno le università stesse a dover gestire questi corsi e non più enti privati.


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