Cultura

MAFIA. Una canzone “aperta” sui beni confiscati

I napoletani 'A67 rileggono il brano Io non mi sento italiano di Giorgio Gaber e devolvono il ricavato delle vendite alle cooperative sociali di LiberaTerra

di Redazione

I napoletani ‘A67 rileggono il brano «IO NON MI SENTO ITALIANO», con cui GIORGIO GABER ci salutò nel 2003, unendosi all’azione di LIBERA- Associazioni nomi e numeri contro le mafie nei beni confiscati alla criminalità e facendone il j’accuse corale della nuova generazione italiana che crede sia possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità e la pratica della cittadinanza attiva.

«IO NON MI SENTO ITALIANO» (riarrangiata nel crossover mediterraneo degli ‘A67 e prodotta da Giorgia Fazzini e Ninni Pascale per POLOSUD) sarà distribuita da EDEL in download digitale devolvendo le royalties di vendita alle cooperative sociali di LIBERA TERRA che gestiscono i terreni confiscati, ai cui campi di lavoro estivi parteciperanno anche quest’Estate migliaia di giovani volontari.

Il progetto esordirà al Festival dell’Impegno Civile il 19 Giugno, con concerto e proiezione del videoclip di «IO NON MI SENTO ITALIANO» (regia di Luigi Pingitore e produzione di MEDIADIGITALI) girato non a caso il 25 Aprile della LIBERAZIONE proprio nel bene confiscato di CASTEL VOLTURNO su cui sorgerà la fattoria LE TERRE DI DON PEPPE DIANA, la prima cooperativa LIBERA TERRA in Campania, legata al giovane prete ucciso dalla Camorra a Casal di Principe cui gli ‘A67 e Roberto Saviano hanno dedicato la bonustrack «TAMMORRANTICAMORRA» contenuta nell’ultimo disco «SUBURB».

Nati come risposta viscerale e ‘adesiva’ alla realtà presente, dopo la cover di «Don Raffaé» di Fabrizio De André, gli ‘A67 scelgono di intepretare l’altro grande cantore lucido ironico e colto della società italiana, per realizzare una nuova iniziativa con LIBERA e il patrocinio di «Politicamente Scorretto» diretto da Carlo Lucarelli.
Confermando l’energico impegno nel dissodare la propria terra contro le mafie e a favore dei diritti umani cominciato con l’esordio «’A CAMORRA SONG’IO» nel 2005 e proseguito con altre pubblicazioni, riconoscimenti, spettacoli teatrali, collaborazioni prestigiose ed internazionali, e ultimamente partecipando ancora alla Giornata del 21 Marzo e al tour «Onda Libera» dei Modena City Ramblers

 

Gli ‘A67 sono Daniele Sanzone – voce; Andrea Verdicchio – fiati; Enzo Cangiano – chitarre; Luciano Esposito – batteria; Gianluca Ciccarelli – basso.            

 Website: www.a67.it

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.