Politica

CONVEGNI. A Pavia si parla di cooperazione universitaria

Sono 21 le Università del Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo-CUCS

di Carmen Morrone

L’Università degli Studi di Pavia e il Politecnico di Milano organizzano il Primo Congresso Scientifico del CUCS, il Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo, che si terrà il 17 e il 18 giugno presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Pavia, Strada Nuova 65.

Il 17 giugno, alle ore 10,15, dopo i saluti dei Magnifici Rettori Angiolino Stella e Giulio Ballio e del Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri Ministro Plenipotenziario Elisabetta Belloni, interverranno numerosi esperti, italiani e stranieri, del mondo della cooperazione tra cui Graham P. Alabaster di UN-Habitat, Giulio Vanzan di IIDAC, Mary Mbithi dell’Università di Nairobi, Jean-Luc Maurer Presidente di EADI European Association of Development Research and Training Institute, il più importante network europeo del settore.

Parteciperanno anche rappresentanti di numerose ONG italiane e degli enti locali.

Il 18 giugno, invece, con inizio alle ore 9,00, si svolgerà la parte scientifica del convegno, articolata in sei sessioni tecniche con presentazioni orali e poster: Formazione, Studi per lo sviluppo, Salute, Sanità e Prevenzione, Agricoltura, Alimentazione e Imprenditorialità, Tecnologie e Innovazione, Architettura Pianificazione e Territorio.
Il convegno si affianca e si allinea alle giornate MAE per la cooperazione universitaria e contribuisce a sottolineare la rilevanza della presenza dei giovani nel contesto.

Il mondo è sempre più un’unica Nazione per la quale è necessario identificare modelli di sviluppo alternativi che sappiano avvicinare e preservare le differenti culture, le tradizioni e le proprietà intellettuali favorendo al contempo l’integrazione, la crescita sociale, la promozione umana e il mantenimento della pace.
Il Nord & il Sud devono lavorare insieme, stringere partnership, attivare programmi e percorsi di ricerca e di innovazione per condividere un processo la cui ownership sia fortemente sentita dagli attori locali coinvolti e che porti nel tempo un beneficio globale.

Il mondo universitario ha in questo un ruolo ben definito da portare avanti. A partire dai tre pilastri della propria missione (formazione, ricerca e trasferimento di conoscenze e di tecnologie) deve oggi saper preparare una figura di laureato in grado di coprire un ruolo da attore e protagonista delle trasformazioni della società.

Alcune università italiane si sono attivate per collaborare e intraprendere un percorso condiviso. Oggi sono ben 21 le Università del Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo (CUCS), firmatarie di un protocollo di intesa, che stanno lavorando per promuovere una nuova visione della ricerca scientifica come strumento per lo sviluppo equo e durevole, per arricchire i percorsi formativi dei laureati italiani. Tutto questo per contribuire ad accrescere la consapevolezza, la responsabilità individuale e una vera Educazione Civica del mondo globale.




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