Welfare

L’indulto? Bell’idea ma non ha i numeri

Pisapia (commissione Giustizia) non ha dubbi: «In Parlamento non passerebbe, meglio puntare sulla legge Gozzini». Ma le associazioni sono preoccupate: «E le multe, chi le cancella?»

di Redazione

C?è chi si arrabbia perché terroristi escono o usciranno tutti alla spicciolata, senza far rumore, perché l?emergenza è finita, ma nessuno se ne deve accorgere. ?Sono usciti addirittura Giovanni Senzani, ideologo del partito guerriglia, e l?ex capo delle Brigate Rosse Renato Curcio?, si dice. C?è chi fa confusione fra semilibertà e libertà condizionata, tra libertà condizionata e indulto. C?è anche chi volutamente fa confusione tra indulto ai terroristi e indulto ai tangentisti. C?è chi, come noi, è più cattivo e si chiede anche se queste uscite e permessi alla chetichella non siano un grimaldello per arrivare al perdono (e condono) di Tangentopoli. Cosa ne pensano i politici più attivi su tema della giustizia? Ci sbagliamo? Gloria Buffo, deputato del Pds, ci dice: «Anch?io sono fra i cattivi. Perciò è opportuno sottolineare come i recenti permessi concessi a ex terroristi e le ?uscite eccellenti? non hanno nulla a che vedere con i condoni di Tangentopoli. Quella del terrorismo è stata una terribile stagione della nostra storia ormai, e speriamo per sempre, conclusa. Mentre la corruzione mi sembra tutt?altro che sconfitta. Senza nulla togliere alle vittime del terrorismo e a chi per esso ha perso parenti e amici, credo sia giunto il momento di dare la libertà a chi ha ormai pagato la sua colpa. A chi, in alcuni casi, è stato anche condannato a pene sproporzionate al suo crimine magari solo ideologico per cui è stato giudicato. So bene che si tratta di casi diversi, ma, nonostante il capo dello Stato abbia più volte parlato di un indulto ad personam, secondo me l?indulto dovrebbe riguardare tutti coloro che si trovano in carcere per reati politici di terrorismo. Come ha recentemente suggerito il cardinal Martini, il nostro sistema penale quasi completamente basato sulla detenzione merita una bella revisione». Queste le intenzioni. E i fatti? I fatti sono quelli della commissione Giustizia, presieduta da Giuliano Pisapia, che spiega: «Non c?è bisogno di andare tanto a cercare, basta saperle, le cose. L?accordo sulla giustizia sottoscritta dalla maggioranza dell?Ulivo prevede di risolvere il problema attraverso un?applicazione d?ufficio della legge Gozzini, e cioè un?estensione di benefici di legge anche a chi fino a oggi non ne ha usufruito». E per i cosiddetti irriducibili, quelli che non vogliono piegarsi a chiedere clemenza allo Stato? «L?applicazione della legge, ripeto, sarebbe d?ufficio, non ci sarebbe quindi bisogno di farne richiesta, ma i tribunali di sorveglianza territoriali si incaricherebbero di concedere le misure alternative», risponde Pisapia. «La differenza fra questa ipotesi e quella dell?indulto è semplice: per l?indulto non ci sono i numeri per arrivare a un accordo perché le divisioni nell?Ulivo e l?opposizione non lo permetterebbero mai. Bisognerebbe ricorrere a una riforma costituzionale per abbassare il quorum dei due terzi necessari all?approvazione del progetto di indulto. Invece la legge Gozzini è percorribile. Certo, la commissione giustizia si aspettava di meglio, ma è sempre meglio di un indulto ad personam che si baserebbe sul criterio della discrezionalità e creerebbe non poche difficoltà al presidente della Repubblica». Alberto Simeone, di Alleanza Nazionale, è convinto: «L?indulto si farà, ma si farà per tutti, per i rossi e per i neri, che sono stati dimenticati e traditi da tutti. Tangentopoli non c?entra niente e non deve entrarci». Ma intanto le associazioni che si battono da sempre per l?indulto sono preoccupati, a partire dal presidente dell?associazione Antigone, Mauro Palma che afferma: «Sono contrario al soggettivismo giuridico che sta prendendo piede. I ?politici? devono uscire tutti in base a un provvedimento che ci faccia voltare pagina una volta per sempre. Inoltre l?estensione della legge Gozzini non cancellerebbe le multe, le spese processuali, i risarcimenti allo stato che pendono sulle teste di chi ha commesso reati di terrorismo, invece l?indulto estinguerebbe anche questi pesi che impediscono il ritorno pieno a una vita normale».


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