Formazione

niente fumo né alcol: decidere di star bene è molto più divertente

Un progetto educativo per le primarie punta sul gioco

di Chiara Cantoni

Children in Crisis ha portato nelle scuole l’iniziativa «Decidi», che punta a scoraggiare i piccoli dall’intraprendere comportamenti a rischio, anche grazie a un simpatico topolino. E i risultati si vedono: a partire dalla scelta della merenda…
Quando li incontrano, a distanza di mesi, è sempre una gran festa. Ma la domanda trattenuta in punta di lingua è ogni volta la stessa: come se la passa il topolino Marfi?
Poco importa che la mascotte baffuta del progetto «Decidi»- Dare educazione che incoraggi decisioni importanti-, protagonista delle attività ludiche di Children in Crisis Italy onlus, sia un pupazzo di stoffa: nelle scuole della periferia milanese, dove il programma è attivo dal 2004, Marfi Maus è di casa e i bambini delle elementari lo considerano dei loro. Nato nel 95 a Leeds (UK) per promuovere fra i minori dai 5 agli 11 anni stili di vita salutari e prevenire in tempo comportamenti a rischio (bullismo, alimentazione scorretta, consumo di alcol, fumo e droghe), il progetto «Decidi» è approdato in Umbria, grazie allo stanziamento di fondi regionali, e nel capoluogo lombardo, con un finanziamento comunale di 51.612 euro, l’88% del costo complessivo sul triennio 2007-09 (58.650 euro).
«È l’iniziativa più corposa, per utenza raggiunta, all’interno del bando ex legge 285/95 Piano infanzia e adolescenza», spiega Monica Colli, responsabile del progetto per Children in Crisis Italy. «Otto scuole partecipanti, situate nel quartiere di Quarto Oggiaro, via dei Narcisi e Bovisasca, per un totale di duemila persone coinvolte: mille alunni, più altre mille fra insegnanti e genitori». Con 12 nuove richieste per l’anno 2009/10.

Nessuno escluso
Rafforzare fattori protettivi (creatività, spirito critico, autostima) per contrastare situazioni di disagio a partire dall’educazione, anche affettiva, dei piccoli «perché imparino a compiere scelte consapevoli, dicendo di no alle pressioni esterne dannose. Ma anche trasmettere agli insegnanti strumenti formativi da riproporre in autonomia, coinvolgendo le famiglie nella pratica preventiva». Questo l’obiettivo di un progetto che si rivolge a un triplice livello di interlocutori: i bambini, con interventi nelle classi (6 sul triennio, dal prossimo bando concentrati in due anni); gli insegnanti, con momenti di formazione (8 incontri); i genitori con incontri sui temi del progetto. E che si avvale di una didattica multidisciplinare (simulazioni, giochi di ruolo, educazione all’immagine, scrittura creativa) e di strumenti interattivi, come il giubbotto con organi staccabili o gli occhiali speciali (goggles) che simulano la perdita di equilibrio in stato di ebbrezza.
«Non il solito corso sull’educazione alimentare», dice Grazia Grossetto, referente per l’Istituto Narcisi, coinvolto nel progetto con 9 classi e 20 insegnanti. «Ma un intervento a tutto tondo sul benessere psicofisico, in linea col programma ministeriale “Guadagnare salute”, capace di parlare in modo trasversale ai diversi attori del mondo educativo».
Parola d’ordine: fare rete, sfruttando sinergie multiprofessionali e interistituzionali. Scuola-famiglia ma anche scuola-sanità, in un lavoro sinergico che, oltre ai professionisti di Children in Crisis (pedagogisti, educatori, psicologi), coinvolge due università, la Asl città di Milano, la Usl 2 di Perugia e la Asl 4 di Terni.

La frutta in classe
Un approccio integrato, documentato nell’efficacia dai questionari elaborati dal Cerismas, il Centro ricerche e studi in management sanitario della Cattolica di Milano, per monitorare la consapevolezza degli alunni prima e dopo l’intervento. «I bimbi capaci di individuare chiaramente cibi sani, per esempio, passano dal 61 al 73%», spiega Giuseppe Quattrone, incaricato dell’analisi statistica. «Quasi la metà ignorava che il fumo facesse male: ora è uno su tre. Calano dal 16 al 4% anche coloro che non colgono i segni distintivi del bullo. Mentre il 90% riconosce i rischi dell’abuso di alcol, a fronte di un 65% iniziale».
Sono alcuni dei dati che saranno presentati il 16 giugno alla Libreria dei ragazzi di Milano (via Tadino 53, alle ore 15), durante un incontro con le scuole primarie che partecipano a «Decidi». «Ma i risultati si vedono nel quotidiano», osservano dalle scuole Cittadini-Val Lagarina. «I bambini tengono di più all’igiene personale, e attraverso merende guidate siamo riusciti a bandire gli snack dalla pausa mattutina. Ora, durante l’intervallo si consuma solo frutta».


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