Politica

Chi ha vinto, chi ha perso

Il Pd perde voti rispetto alle europee del 2004 e alle politiche del 2008. Il Pdl “tiene” rispetto alle precedenti europee ma perde rispetto alle politiche. L'analisi dell'Istituto Cattaneo

di Redazione

Sia il Partito democratico, sia il Popolo della libertà hanno perso consensi,
ma il primo in misura più marcata del secondo. Il Pd, inoltre, è arretrato, rispetto alla lista Uniti nell’Ulivo nel 2004, in tutte le regioni, mentre il Pdl (rispetto a Forza Italia e Alleanza nazionale nel 2004) conosce anche qualche avanzamento. Dell’indebolimento dei maggiori due partiti hanno beneficiato i loro partner di coalizione elettorale nel 2008, ossia, rispettivamente, l’Italia dei valori e la Lega Nord.

Questa, in sintesi, l’analisi del voto compiuta dall’’Istituto Cattaneo di Bologna per determinare quanto il Popolo della libertà, il Partito democratico, la Lega Nord e l’Italia dei valori abbiano riscosso maggiori o minori consensi rispetto alle precedenti elezioni europee del 2004 e alle precedenti elezioni politiche del 2008 (Camera).

Fra i risultati più importanti dell’analisi dell’Istituto Cattaneo si possono citare:

 – Rispetto ai 32,5 milioni di voti validi espressi in Italia in occasione delle precedenti elezioni europee, i voti validi sono diminuiti apprezzabilmente (di oltre 1,9 milioni ossia del 6%). Rispetto alle politiche dell’anno scorso, i voti validi sono diminuiti di quasi 5,9 milioni (-16%). Il tutto a causa dell’aumentato astensionismo.

 – Il Partito democratico ha perso oltre 2,1 milioni di voti rispetto alle precedenti elezioni europee (-21%) e oltre 4,1 milioni di voti rispetto alle politiche del 2008 (-34%). Le sue perdite sono state particolarmente marcate al Sud e nelle Isole, ma si registrano su tutto il territorio nazionale.

Il Popolo della libertà mantiene i consensi raccolti da Forza Italia e da Alleanza nazionale nelle elezioni europee del 2004, e anzi aumenta leggermente i suoi voti, di 213 mila unità (+2%). Rispetto alle politiche del 2008, al contrario, il Pdl conosce un arretramento di quasi 2,9 milioni di voti (-21%), che comunque è molto più contenuto di quello subìto dal Pd.

 – Particolarmente buona la prestazione della Lega Nord, che avanza di oltre 1,5 milioni di voti rispetto alle elezioni europee del 2004, quasi raddoppiando i consensi (+94%), e “tiene” persino rispetto alle politiche dell’anno scorso (+97 mila voti, ossia +3%). In termini relativi è stata notevole l’affermazione della Lega non solo al Nord-est (+650 mila voti rispetto alle europee del 2004, concentrate nel Veneto e in Emilia-Romagna), ma anche nelle regioni centrali (+149 mila voti rispetto al 2004, il che implica una quadruplicazione dei consensi: +109 mila voti rispetto alle politiche del 2008). Tuttavia, in alcune regioni (Veneto e Lombardia) la Lega perde voti rispetto al 2008.

– Anche l’Italia dei valori ha ottenuto risultati molto positivi, più che raddoppiando i suoi consensi rispetto al 2004 (1,75 milioni di voti) e aumentando del 53% persino rispetto al 2008. Si tratta, per giunta, di un avanzamento abbastanza generalizzato su tutto il territorio nazionale.

– I consensi per l’Udc sono rimasti sostanzialmente stabili, a livello nazionale (+4,2% rispetto alle europee del 2004; -2,8% rispetto alle politiche del 2008), un risultato apprezzabile in un contesto generalizzato di diminuita partecipazione elettorale. L’andamento complessivo, tuttavia, nasconde una variazione territoriale degna di nota: un avanzamento al Nord-ovest, controbilanciato da forti perdite nelle Isole.

I partiti della sinistra radicale per certi versi hanno subìto una sconfitta secca, in quanto nessuna lista ha superato la soglia di sbarramento. Inoltre, rispetto al 2004 sono stati persi quasi 1,4 milioni di voti (-39%). Tuttavia, rispetto alle politiche del 2008 la sinistra ha ricevuto 650 mila voti in più (+43%), una risalita che però non è servita a conquistare una rappresentanza in parlamento.

 – I risultati del Pd e di Idv, considerati insieme, indicano un leggero arretramento rispetto al 2004 (-350 mila voti, ossia -3,3%, in linea con la riduzione della partecipazione elettorale), ma è evidente che la complessiva tenuta della ex-coalizione Veltroni nasconde un indebolimento del Pd e un rafforzamento di Di Pietro. Rispetto alle politiche del 2008, il connubio Pd+Idv arretra del 24% e perde quasi 3,3 milioni di voti.

– I risultati del Polo e della Lega Nord, considerati insieme, manifestano un andamento più positivo: +1,7 milioni di voti rispetto al 2004, ossia +14,4% (grazie in ampia parte alla Lega); un arretramento del 16,6% rispetto ai consensi del 2008, ossia del 17,7% (“colpa” del solo Pdl).


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