Economia

Un piano per la Csr

La Coalizione europea sulla Responsabilità Sociale d’Impresa ha presentato nel corso di Terra Futura un appello rivolto ai candidati al parlamento europeo. Ecco i contenuti

di Lorenzo Alvaro

Garantire trasparenza e maggiore responsabilità d’impresa in Europa. E’ la sfida che Eccj (Coalizione europea sulla Responsabilità Sociale d’Impresa) ha lanciato ai candidati al Parlamento europeo. La Coalizione raccoglie tante delle realtà nazionali sociali, incluse le Ong, le associazioni dei consumatori, e le istituzioni accademiche che promuovono la Corporate Accountability (Ca) di tutta Europa. Rappresenta infatti oltre 250 onlus presenti in 16 diversi paesi europei come Oxfam, Greenpeace, Amnesty International e Amici della terra. Eccj crede fermamente che la Ca come la Csr debbano essere basati su un protocollo legale internazionale che stabilisca principi fondativi e che sia al servizio delle fondazioni e della corporate justice. Nel corso di Terra Futura la coalizione ha presentato un appello che spera di far sottoscrivere dal maggior numero di candidati possibile, affinché si impegnino a invertire la rotta finora tracciata dalle lobby e dalle multinazionali. Secondo i promotori, infatti, queste sono in grado con le loro pressioni di incidere pesantemente sulle scelte prese a livello comunitario impedendo di fatto una politica libera e trasparente a favore dei cittadini. Il documento impegna i candidati a promuovere un registro obbligatorio per i lobbisti professionisti, a tutelare le popolazioni dalle violazioni dei diritti perpetrate dall’azienda attraverso il «duty of care» (dovere di protezione) e a rendere il bilancio sociale sui rischi ambientali e sociali obbligatorio e coerente.

L’appello
Andando a leggere nel dettaglio la proposta, allegata qui a fianco, risulta che l’appello chiede ai parlamentari di sostenere iniziative suddivise in due categorie: Corporate Accountability e Trasparenza e Etica delle Lobbying.

Corprorate Accontability
1) Lo sviluppo di un quadro normativo che ritenga le aziende operanti nell’Unione Europa e i loro dirigenti legalmente responsabili per le conseguenze sociali e ambientali delle loro imprese, comprese quelle dei propri fornitori in tutto il mondo.
2) L’obbligatorietà e la trasparenza dei bilanci ambientali e sociali, ch contengano informazioni accurate, comprensibili e comparabili su tutta la filiera di produzione del valore.
3) Misure che consentano ai soggetti che hanno subito violazioni riguardanti i diritti umani e ambientali – causate alle imprese europee – di aver accesso alle corti europee anche se la violazione è avvenuta al di fuori del territorio dell’unione.

Trasparenza e Etica delle lobbying
1) La sostituzione dell’attuale registro volontario dei lobbisti con un registro europeo obbligatorio
2) L’assicurazione che il Parlamento prenda tutte le misure necessarie per proibire i conflitti di interesse, compreso di impedire ai parlamentari di svolgere attività di lobby per tutto il periodo in cui sono in carica.
3) L’assicurazione di piena trasparenza dei gruppi di esperti e degli altri gruppi consultati dalla Commissione europea, ponendo effettivi controlli per impedire l’accesso privilegiato e una composizione non equa ei gruppi stessi.


Per favorire una diffusione europea dell’appello, questo potrà essere inoltrato al proprio candidato da tutti i cittadini interessati tramite il sito Corporate Justice, chiedendo ufficialmente un’adesione.


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