Cultura

Sfila anche il volontariato

Una parata militare più sobria: i soldi risparmiati andranno ai terremotati. E in sfilata anche i corpi civili che hanno prestato i soccorsi. Un'idea che non piace a tutti...

di Redazione

Una parata militare «più sobria», in cui sfileranno anche «rappresentanti dei corpi civili che hanno soccorso i terremotati». Lo ha annunciato nei giorni scorsi il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il ministro ha spiegato che le celebrazioni subiranno alcune modifiche che consentiranno un risparmio di un milione di euro che verrà devoluto atttaverso la protezione civile alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. L’evento, ha spiegato La russa -, sarà piu’ breve di alcuni minuti, mentre altri risparmi verranno dalle tribune, piu’ piccole del 15% e da altri accorgimenti».

«La nostra idea», ha detto inoltre La Russa, «è di far sfilare in coda, su mezzi militari, tutto il personale che ha operato e che sta operando nella zona terremotata (volontari, Croce rossa, Protezione civile, Guardia di finanza, Carabinieri, Polizia ed altri)».

Ma gli interessati che ne pensano? Alessandro Bestetti dell’Unitalsi si dice «contrario alle vetrine superflue. E poi la vera forza non è dei soldati, ma di quelli che vivono in tendopoli». «Il nostro orgoglio non è sfilare», aggiunge Mario Tallarico dei Clown Dottori, «ma lavorare tutti insieme, senza distinzioni politiche o religiose». «Anche nel 2008 una delegazione della Protezione civile sfilò ai Fori imperiali, e tra loro c’era uno psicologo», ribatte Luca Pezzullo dell’associazione Psicologi per i popoli. «Secondo me è giusto mostrare che lo Stato interviene nelle emergenze non solo con i militari ma anche con i civili. Dà un quadro più ampio e realistico dei valori in campo». Di parere simile Ermete Realacci, responsabile ambiente del Partito Democratico : «È giusto che sfilino anche i rappresentanti del volontariato, compresi quelli che da tutta Italia sono arrivati per prestare il loro soccorso ai terremotati. Il sistema di protezione civile italiano, che anche in questa tragica occasione si e’ dimostrato all’altezza della situazione, e’ fra i migliori al mondo anche grazie alla collaborazione tra istituzioni e mondo del volontariato».

Intanto anche il presidente Giorgio Napolitano ha dedicato all’Abruzzo molta parte del suo messaggio in occasione della celebrazione della Festa della Repubblica: «Un saluto particolare, affettuoso e solidale, alle tante famiglie dell’Aquila e dell’Abruzzo che vivono questa giornata fuori delle loro case distrutte o colpite, tra gravi disagi e difficoltà, anche se assistite e sostenute con ogni premura; che vivono questa giornata nel ricordo di perdite dolorose e incolmabili L’augurio è che possano veder presto avviata l’opera di ricostruzione, rinata la citta’ dell’Aquila, gettate le basi di un futuro migliore”. Si tratta della premessa per un ragionamento piu’ ampio. L’Italia si è ritrovata unita di fronte alla drammatica emergenza del terremoto» .

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