Famiglia
Enzo B-Romania: gemellaggio andata e ritorno
L'associazione torinese propone una giornata all'insegna del dialogo con la comunità romena. Una relazione nata a Iasi ed esportata in Italia
Le note di Mihai Vuluta, musicista di Bucarest dell’orchestra del Teatro Regio di Torino, nonché primo violino dell’Orchestra sinfonica giovanile del Piemonte; due video per documentare progetti di sviluppo agricolo e di animazione sociale nel Distretto di Iasi; una tavola rotonda che snocciola il mondo sociale e mediatico torinese visto con gli occhi di giornalisti romeni. E ancora, l’esperienza di integrazione lavorativa nelle testimonianze di Aurelia Mirita, presidente dell’associazione Fratia, e di Simona Amaritei, presidente dell’ associazione Bucovina; e, infine, Conosci il tuo vicino, un dizionario dedicato ai romeni che vivono nel capoluogo piemontese.
Da tempo impegnata in un piano di intervento nei territori della Moldavia romena, l’Associazione Enzo B tende una mano anche alla sua comunità italiana, la prima nel Belpaese con 1.016.000 immigrati. E lo fa oggi, con la giornata “Torino-Iasi: un ponte attraverso l’Europa” (Politecnico di Torino, corso Duca degli Abruzzi 24, Aula Magna “Giovanni Agnelli, ore 17.00), per raccontare la storia di un dialogo iniziato e dello stretto legame che ora unisce la collettività romena con la realtà torinese.
Fra gli highlights del programma, la presentazione di due video che documentano le attività dell’associazione nel Distretto di Iasi: Un sorriso per la Romania. I progetti di animazione sociale di Enzo B (Vittorio Billera, Emanuele Rebuffini, Italia, 2008, Video, 14’, www.youtube.com/watch?v=JeLgrn3vwno,
www.youtube.com/watch?v=ITn1wTPlTws) e La fattoria delle sorgenti. Enzo B e la promozione dell’agricoltura sociale in Romania (Vittorio Billera, Emanuele Rebuffini, Italia, 2008, Video, 11’, www.youtube.com/watch?v=L8WMEWzjDW4, www.youtube.com/watch?v=g-2ThjIZnZc).
Il primo è un affresco delle iniziative di animazione sociale svolte, in collaborazione con le associazioni Vip e Parada, nelle scuole medie di alcuni villaggi rurali della Moldavia romena, una delle regioni più povere del Paese e fra le più colpite dalle piaghe della disgregazione famigliare, dell’alcoolismo e dell’emigrazione. Secondo statistiche recenti sono oltre 85mila i bambini romeni che vivono senza genitori: l’ 80% sottratti alla loro tutela perché abusati o molestati (10mila casi di abuso nel 2007). I restanti sono orfani o vittime di abbandono. Oltre un milione di minori è costretto a lavorare, mentre l’abbandono scolastico è alle stelle e solo l’1% dei giovani che vivono nelle zone rurali hanno la possibilità di frequentare e finire un corso universitario.
Proprio qui, nel comune di Rachiteni, Enzo B ha stabilito il suo quartier generale per realizzare una Comunità di accoglienza residenziale per giovani rimasti soli presso la Ferma Izvorae, la Fattoria delle Sorgenti, e per promuove percorsi di formazione/animazione rivolte ai bambini. Fedele alla sua storia nel campo della solidarietà e dell’assistenza alla persona, Enzo B. sta promuovendo inoltre un progetto di casa famiglia per ragazze madri, sostenendo le giovani donne in difficoltà nella cura dei figli, e offrendo loro una rete relazioni sociali forte che le aiuti a reinserirsi nel tessuto sociale.
«L’attività di animazione», riflette Stefano Bernardi, direttore di Enzo B, «intende fornire un supporto alle istituzioni locali e scolastiche introducendo anche dei piccoli elementi di professionalità nel campo delle tecniche educative e di animazione. Senza imposizione di modelli ma valorizzando le risorse e la cultura millenaria della Romania. L’altro elemento fornito dall’animazione è la possibilità di socializzare: un aspetto rilevante per il potenziamento della sensibilità all’accoglienza, all’apertura all’altro».
Il secondo video, invece, descrive il progetto agricolo sempre presso la Ferma Izvoare: un’azienda di 20 ettari destinata alla produzione di ortaggi e cereali, gestita in collaborazione con la Diocesi cattolica di Iasi. «Una fattoria modello che si propone di attivare processi virtuosi, attraverso un approccio di carattere comunitario, creando occasioni di formazione e di impiego soprattutto per i più giovani». Attraverso l’iniziativa, Enzo B. intende proporre un modello di agricoltura sociale che favorisca il riemergere dei valori alla base della tradizione contadina come l’accoglienza e il rispetto per l’ambiente, valorizzando le risorse che il territorio offre e cercando di riconciliare le generazioni più giovani con la loro terra.
Entrambi i video posso essere richiesti direttamente all’Associazione Enzo B.
In foto: foto di gruppo degli operatori di Enzo B in Romania
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.