Mondo

Io mamma e volontaria

Luciana, romana dirige il campo di San Sisto per le Misericordie

di Carmen Morrone

Luciana, 46 anni di Roma è una dei volontari delle Misericordie che stanno operando all’Aquila. Di professione operatore al 118, mamma e moglie, capo campo a san Sisto: la sua altra famiglia.

Porta le bambine scuola, portale in palestra, portale a musica, portale alla festa di compleanno della compagna di scuola. Capita che un giorno mamma dica: «Parto». Niente di drammatico. Lavoro come operatore del 118 a Roma e sono volontaria per Misericordie. Le mie figlie, Giulia e Germana di 13 e 17 anni, sono abituate ad una mamma che parte e va ad aiutare chi ha bisogno. E’ accaduto anche  martedì 7 aprile, il giorno dopo il sisma dell’Aquila. In questo momento sono responsabile del campo san Sisto dove abbiamo 180 ospiti fissi e altrettante sono le persone che si appoggiano a noi per dormire e mangiare e che durante la giornata vanno lavorare.  Non è che le cose che sto facendo siano diverse da quelle di una qualsiasi mamma-moglie- donna di casa. Cambiano i numeri: la famiglia a cui devi badare è qualche centinaio di persone ma in tutto questo non lavori da sola puoi contare sull’aiuto dei tuoi compagni delle Misericordie, degli altri volontari e della protezione civile. Abbiamo una cucina da campo e quindi tutti i giorni occorre fare la spesa così si mangiano cibi freschi e quindi occorre fare la lista della spesa per poi girarla ai centri  di distribuzione. Occorre organizzare il menù e i pasti. Anche qui bisogna portare via la spazzatura: per fortuna ci pensa il servizio di nettezza urbana che però va avvertito.

Altra attività che spetta sempre alle mamme, sfido a dire il contrario, è quella del censimento. Anche nelle nostre case c’è. Lo chiamiamo in modo diverso o non lo chiamiamo affatto, ma mamma sa sempre chi c’è, a che ora e per quanto tempo. Al campo dobbiamo registrare la presenza degli ospiti ogni giorno: chi va, quando torna, se domani ci sarà o andrà dai parenti per il week end.  E poi chi è malato. Per fortuna nel campo non ci sono forme virali e noi cerchiamo di tenere molto alto il livello di igiene. In questi giorni a questo tram tram si è aggiunta una nuova attività: l’allestimento dei seggi elettorali. Beh questo non capiterà in famiglia, almeno questo.

Rispetto alla vita domestica qui la giornata comincia con il briefing della mezzanotte. Nell’ultima riunione del giorno si assegnano i compiti così il mattino ognuno sa cosa deve fare e così  anticipiamo i bisogni degli ospiti. Vado a letto, tutta la mia famiglia dorme, nessuno sta facendo le ore piccole. Almeno mi pare.


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