Cultura

AFRICA. Missionari e ong: più informazione il 25 maggio

Il 25 maggio è la giornata mondiale dell'Africa. Focsiv e Missio chiedono più attenzione dei media nei confronti del continente

di Redazione

In occasione della Giornata Mondiale dell’Africa 2009 che si celebrerà lunedì 25 maggio prossimo, la FOCSIV e la Fondazione MISSIO (Conferenza Episcopale Italiana) hanno scritto una lettera che ieri è stata inviata ai Presidenti e Direttori Generali delle principali Reti televisive italiane, dalla RAI a MEDIASET a La7 e SKY, oltre che al Presidente della Commissione di Vigilanza della RAI e al Presidente e Segretario Generale della FNSI (Federazione nazionale stampa italiana).

Ecco il testo della lettera.

Il prossimo 25 maggio, su iniziativa dell’Unione Africana (UA) si celebra la Giornata mondiale dell’Africa. La ricorrenza cade nell’anniversario della fondazione, nell’ormai lontano 1965, dell’Organizzazione per l’Unità Africana (OUA), poi sostituita nel 2002 dall’attuale organismo panafricano.

Quest’anno il tradizionale appuntamento rappresenta un momento privilegiato di riflessione per la società civile e le istituzioni politiche del nostro Paese rispetto ad alcune scottanti questioni.
In primis, la drammatica situazione in cui versa il Corno d’Africa dove si consumano le più gravi crisi umanitarie del nostro pianeta: in Somalia e nella regione sudanese del Darfur. Inoltre vi è sempre apprensione sia per la “guerra fredda” tra Etiopia ed Eritrea, come anche per la cronica instabilità geopolitica della Regione dei Grandi Laghi, in particolare sul versante Orientale della Repubblica Democratica del Congo. Sebbene con accentuazioni diverse, destano sempre preoccupazione la crisi economica e sociale in cui versa lo Zimbabwe e la fuga all’estero nei mesi scorsi del presidente malgascio Marc Ravalomanana a seguito di un golpe. A ciò si aggiunga la notizia di questi giorni, in merito alla controversa decisione del nostro governo di respingere le imbarcazioni cariche di clandestini che provengono dalle coste libiche, provvedimento che apre più di una discussione circa la tradizione solidaristica italiana e l’effettivo rispetto dei diritti umani.

Di converso, la recente visita di Benedetto XVI in Camerun e Angola avvenuta nel marzo scorso, unitamente all’imminente Seconda Assemblea Speciale del Sinodo per l’Africa che si terrà a Roma il prossimo ottobre, sono eventi dalla forte valenza ecclesiale che costituiscono motivi di speranza nonostante le difficoltà del tempo presente, segnato peraltro da una difficile congiuntura economico finanziaria che penalizza fortemente l’Africa come indicato dall’Instrumentum laboris sinodale.

Con lo spirito che ha sempre animato il mondo missionario e quello del volontariato cattolico, ci facciamo loro portavoce presso i mezzi d’informazione italiani per chiedere che sia dato uno spazio adeguato a questo anniversario africano. Una richiesta che mira a soddisfare il rispetto per l’Africa, la promozione di una cultura della mondialità e la cooperazione con i popoli del continente. L’obiettivo è quello di contribuire alla lotta contro ogni forma di povertà e di esclusione, all’affermazione della dignità e dei diritti dell’uomo, alla crescita delle comunità e delle istituzioni locali.

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