Economia

Novartis, il territorio al centro

di Redazione

I dipendenti per un giorno volontari nelle associazioni della zona di Origgio. Il bilancioAll’insegna del motto «Ascoltare, innovare, prendersi cura» sono oltre 400 i partecipanti in Italia al Community Partnership Day, giornata di volontariato che coinvolge i dipendenti del Gruppo Novartis in tutto il mondo. «Un’esperienza di condivisione»: con queste parole descrive la sua prima esperienza Laura Antonioli, 38 anni, che si occupa di formazione nella sede di Origgio. «Ho fatto diverse attività di volontariato, non avevo mai provato in una realtà come il carcere. A Bollate, io e altri 11 colleghi abbiamo lavorato insieme a un gruppo di carcerati per arredare una stanza dedicata ad attività ricreative. I detenuti non sono realtà astratte, come a volte siamo portati a pensare, ma persone». Giancarlo Monza, 55 anni, responsabile della ricerca clinica, è un veterano del Community Partnership Day che quest’anno è giunto alla 13esima edizione. «Ho scelto di trascorrere la giornata di volontariato nella sede di Lesmo della Lega del Filo d’Oro, che si occupa dell’assistenza e della riabilitazione di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Come medici siamo abituati a curare le fasi acute delle malattie, alla Lega del Filo d’oro invece si può osservare la quotidianità della disabilità».
Otto le strutture partner del Community Partnership Day 2009. Oltre alla casa circondariale di Bollate e alla Lega del Filo d’oro, Dynamo Camp, realizzato per accogliere piccoli pazienti con patologie gravi o croniche; l’Associazione italiana Sclerosi multipla; l’asilo nido Il Giardino di Milano, che si rivolge a famiglie italiane e straniere in difficoltà; l’associazione Cometa di Como, struttura che accoglie minori in affido; la Fondazione Don Gnocchi di Malnate, che si prende cura di anziani non autosufficienti e il Villaggio SOS di Saronno, che accoglie bambini e adolescenti in condizioni di disagio. La scelta delle associazioni è avvenuta per tener fede al tema di quest’anno che è l’Anno europeo dell’innovazione e della creatività: quindi si tratta di realtà che sono in grado di offrire risposte innovative e coraggiose alle esigenze dei pazienti e delle persone in difficoltà.
«Ogni anno il Community Partnership Day riafferma il profondo legame di Novartis Italia con il territorio cercando di rispondere in modo concreto alle domande della società. Il tema di questa edizione, inoltre, è strettamente connesso alle strategie di Novartis che fanno perno sulla centralità del paziente e sulla capacità di offrire risposte innovative e sempre più efficaci», spiega Mark Never, amministratore delegato Novartis Italia. L’impegno alla solidarietà da parte dei dipendenti si esprime anche in un contributo; l’azienda ha versato una quota doppia per ciascun contributo individuale. In questo modo, e considerando anche il contributo volontario dei dirigenti, è stato possibile donare oltre 76mila euro a Atlha – Associazione tempo libero handicappati, Ami – Amici missioni indiane e Fondazione Serena per il Centro clinico Nemo, specializzato nel trattamento di malattie neuromuscolari.


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