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CLIMA. Focsiv chiede una mozione europarlamentare
Marelli: «Chiediamo una mozione parlamentare sui cambiamenti climatici per sconfiggere la povertà e ridurre i flussi migratori
di Redazione
«Nell’ambito della Campagna Crea un clima di giustizia portata avanti dalla FOCSIV per il 2009 e dedicata all’obiettivo numero 7 degli Otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio, la FOCSIV si rivolge ai parlamentari per chiedere di sottoscrivere il nostro Appello e di farsi promotori di iniziative perché le istituzioni nazionali ed internazionali assumano impegni precisi e concreti affinché la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Copenhagen nel dicembre del 2009 abbia pieno successo potendo così garantire a tutti un futuro sostenibile”, ha detto il Direttore Generale di Volontari nel mondo FOCSIV, Sergio Marelli.
In particolare ai parlamentari italiani la FOCSIV chiede che l’Italia sostenga l’obiettivo di riduzione dell’emissione dei gas serra di almeno il 30% entro il 2020 e almeno l’80% entro il 2050 rispetto ai valori del 1990; sostenga un finanziamento adeguato ai Paesi in via di Sviluppo per le strategie di adattamento al cambiamento climatico garantendo, come ha recentemente fatto la Gran Bretagna, almeno uno 0,20% del PIL addizionale all’Aiuto pubblico allo Sviluppo; sostenga con decisione il pacchetto dell’Unione Europea 20/20/20 applicando senza indugi le misure di sua competenza attraverso piani precisi e specifici di rientro di riduzione delle emissioni con obiettivi temporali misurabili con cadenza triennale.
Condividendo la grande e diffusa preoccupazione per il futuro dell’ambiente e per le calamità naturali, “ma ancor di più per gli effetti che questi hanno sul destino di centinaia di milioni di persone, in particolare nei Paesi poveri del Sud del mondo – ha sottolineato Marelli – proprio oggi in un momento in cui sta crescendo il dibattito sull’immigrazione non possiamo non citare alcuni dati: già dagli anni Ottanta il numero dei migranti per causa cambiamenti climatici è passato da una media di 121 milioni a 243 milioni all’anno; e secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC (Comitato internazionale non governativo per il cambiamento del clima) entro la metà di questo secolo 200 milioni di persone rischiano di diventare permanentemente sfollati per cause ambientali; quasi un miliardo di persone rischiano di subire eventi catastrofici; 344 milioni sarebbero quelle esposte a cicloni tropicali, 521 milioni a inondazioni, 130 milioni a siccità, 2,3 milioni a frane; nei Paesi Ocse le catastrofi climatiche colpiscono un abitante su 1.500, in quelli in via di sviluppo il dato è di 1 su 19. Secondo le proiezioni dell’IPCC al 2020, 75-250 milioni di persone saranno esposte ad un incremento dello stress idrico e anche la produzione agricola, compreso l’accesso al cibo, potrà essere seriamente compromessa”.
Per tutto questo la FOCSIV, insieme alle principali organizzazioni cattoliche e con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana si è rivolta oggi alla politica. Come ha scritto monsignor Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, nel suo messaggio in occasione del lancio della Campagna “tale iniziativa appare particolarmente preziosa per il sostegno al cammino di sensibilizzazione sul cambiamento climatico, letto non solo in chiave ambientale ma nelle più estese ottiche di un’ecologia umana, attenta all’uguaglianza e alla giustizia sociale, considerato che le conseguenze dei mutamenti climatici colpiscono non di rado le popolazioni più povere del nostro pianeta”.
Una Campagna che il sen. Francesco Rutelli ha definito particolarmente apprezzabile data la difficoltà di affrontare l’argomento soprattutto in questo momento di crisi economico finanziaria globale. Proprio per questo motivo, ha suggerito Rutelli, occorre che la società civile e il mondo dell’associazionismo coinvolgano tutte le forze politiche della maggioranza e dell’opposizione in questo impegno che è una sfida di enorme portata. Al di là degli schieramenti politici, infatti, ha sottolineato Rutelli, la questione dei cambiamenti climatici interpella tutti e la sua correlazione con la povertà che poi porta anche alla fuga dal proprio Paese e quindi alle migrazioni oggi è un richiamo ulteriore alla corresponsabilità verso i Paesi del Sud.
Per l’on. Savino Pezzotta, ciò che oggi soprattutto serve è incidere sulla cultura, creare un sentire nuovo tra la gente facendola riflettere su cosa significhi oggi pensare alla “sicurezza”, con riferimento al ddl votato in Parlamento. C’è infatti una concatenazione profonda tra la dimensione ambientale, quella sociale, del vivere e della pace, ha spiegato Pezzotta, che a tal proposito ha sottolineato la necessità di una mobilitazione culturale ed etica dei cittadini per una presa di coscienza profonda capace di incidere sulla politica. A maggior ragione in vista del G8 di luglio che rischia di non affrontare questi temi e rispetto al quale l’Italia potrebbe giocare un ruolo importante. Serve chiedere al Governo italiano di non dimenticare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sottoscritti nel 2000.
Grande la soddisfazione della FOCSIV per il pronto accoglimento da parte di Rutelli e Pezzotta della proposta lanciata per una mozione parlamentare su queste problematiche da presentare in parlamento in occasione del prossimo vertice del G8 a L’Aquila.
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