Sostenibilità

Usi e abusi del Belpaese

di Redazione

di Fulco Pratesi*
In un Paese come il nostro dove la legalità è solo un optional e la trasgressione una regola diffusa, la vittima maggiore è proprio l’ambiente. Basta compulsare i documenti prodotti dall’Ufficio legale del WWF per vedere come in tutti i settori dell’ecologia i reati si sprechino. Abusi edilizi come se piovesse: centinaia di migliaia di costruzioni illegali imbrattano il paesaggio; milioni di tonnellate di rifiuti infestano il territorio; scarichi di ogni genere insozzano le acque di fiumi e laghi e obnubilano il cielo; decine di migliaia di cacciatori, all’occorrenza bracconieri, battono le campagne facendo fuori tutto quel che si muove come documentano i nostri Centri di recupero animali selvatici; 80mila ettari di boschi vanno a fuoco ogni anno ad opera di incendiari e piromani; bande di cani abbandonati da indegni proprietari scorrazzano lungo le strade del nostro Meridione; pesticidi illegali danneggiano la flora e la fauna dei campi coltivati e mettono a rischio la salute umana; fuoristrada di ogni stazza e volume percorrono sentieri chiusi al traffico e derapano su pascoli e prati di montagna; in mare è la festa della pesca abusiva condotta con tutti i mezzi? E contro questa alluvione di illegalità, le forze dell’ordine (con organici che superano quelli di ogni altro Paese d’Europa) intervengono tiepidamente anche perché spesso rassegnati al fatto che i rei sfuggiranno alle giuste sanzioni. In mezzo a questa giungla le guardie volontarie del WWF e l’Ufficio legale si battono come possono, raggiungendo anche successi clamorosi ottenuti a spese di faticose e pericolose indagini, di stressanti battaglie giudiziarie, d’interventi politici che solo raramente riescono a fermare decreti, mozioni, leggi e delibere emanati a tutto danno dell’ambiente. Un panorama sconfortante che però non ci deve far desistere dalle nostre sacrosante battaglie per un’Italia migliore.


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