Famiglia

FAMIGLIA. Giovanardi riscrive le regole dell’Osservatorio

Pubblicato in GU il nuovo regolamento. Via le tre sedi volute dalla Bindi

di Sara De Carli

Via le sedi B (Bologna e Bari) dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, via i tre membri designati dai consultori privati, un comitato tecnico scientifico più snello, via le borse di studio, via la possibilità di fare convenzioni con i privati (restano solo gli enti pubblici). Sono queste le principali novità che mergono dal nuovo regolamento per l’Osservatorio nazionale sulla famiglia, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal prossimo 22 maggio.
In realtà il regolamento dell’Osservatorio era appena stato rivisto: l’aveva fatto il ministro Bindi, nell’ottobre 2007. È stata lei ad aver istituito la triplice sede, lasciando la “prima casa” bolognese. Fin dal 3 luglio 2008 però, Giovanardi, presentando alla Commissione Affari sociali della Camera il proprio piano d’azione, aveva annunciato l’intenzione di tornare a una sede unica e di procedere a un riordino complessivo degli organismi che si occupano di famiglia. E così si parla ora esplicitamente, all’articolo 2, di coordinamento delle attività dell’Osservatorio sulla famiglia con quelle dell’Osservatorio sull’infanzia e dei vari osservatori regionali. In più si parla di un rapporto biennale sulla condizione della familia in Italia, che deve essere elaborato dall’Osservatorio.
Del riordino, però, e del nuovo regolamento, non sapevano nulla gli attuali membri dell’Osservatorio. Che men che meno sanno se ci sarà anche un rimpasto di nomi. Qualcuno auspica un ritorno di Pierpaolo Donati, che la Bindi non aveva riconfermato alla direzione con quello che da più parti era stato dafinito un “colpo di mano, quindici giorni prima delle elezioni”. Qualcosa in realtà andrà pur fatto, sia per i tagli sia perché tra i membri attualmente in carica ci sono – come portavoci del forum del Terzo settore – Maria Guidotti e Vilma Mazzocco, che nel frattempo hanno lasciato la carica. Portavoce ora è Andrea Olivero, che è già nell’Osservatorio come presidente Acli. Se non si fa qualcosa, quindi, a rappresentare il Terzo settore nell’Osservatorio sulla famiglia resterebbe una persona sola, anziché le tre previste. Il problema, in realtà, finora non si è posto: l’Osservatorio in carica dal marzo 2008 non è mai stato convocato. Né da Giovanardi né dalla Bindi.


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