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Ambiente: ‘No’ del WWF alla Legge delega

Perplessità del WWF sul Disegno di legge per il riordino della legislazione in materia ambientale e plauso della stessa associazione al blitz di Greenpeace

di Redazione

”Non e possibile che il Ministero dell’Ambiente chieda di delegare arbitrariamente a una Commissione di 24 esperti, per lo piu’ esterna alla stessa amministrazione dello Stato e che esclude il Parlamento, la riscrittura di tutto il diritto ambientale, introducendo per 4 anni (tra definizione dei testi e loro revisione) un clima di incertezza che non giova ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche, anche su materie delicate quali la gestione dei rifiuti e delle acque che sono state riordinate recentemente (rispettivamente nel 1997 e nel 1999) o, comunque, sulle quali esistono gia articolate leggi quadro, quali le aree protette (approvata nel 1992) e la caccia (del 1991). Commenta cosi’, il WWF il Disegno di legge sul riordino della legislazione in materia ambientale, proposto dal Ministro Matteoli, in discussione al Senato dopo l’approvazione della Camera, che ha scatenato oggi una manifestazione di Greenpeace davanti al ministero dell’Ambiente. ”Per chiedere cambiamenti sostanziali del provvedimento abbiamo promosso una campagna unitaria delle associazioni ambientaliste e quindi salutiamo con favore l’azione di Greenpeace di oggi”, questo il commento di Gaetano Benedetto, responsabile delle Relazioni Istituzionali del WWF Italia alla notizia del blitz nella sede centrale del Ministero in Roma. ”Temiamo fortemente che anche sulle altre questioni trattate dal provvedimento, che invece hanno bisogno di un riordino (difesa del suolo, valutazione di impatto ambientale e inquinamento atmosferico), ci sia il tentativo di una controriforma rispetto alla maturazione della civilta giuridica in tema d’ambiente avvenuta in Europa e in Italia negli ultimi 20 anni”

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