Famiglia

un sms solidale per costruire il futuro dei bambini

Caf-onlus: trent'anni con l'infanzia

di Redazione

Da trent’anni dalla parte dei bambini. Nasce infatti nel 1979 il Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia in crisi, Caf-onlus, di Milano e da quella data si è sempre occupato di aiutare i piccoli in difficoltà. Primo centro in Italia di accoglienza, terapia e studio del maltrattamento infantile e dell’abuso, ha non solo mantenuto ma anche ampliato le attività. Accanto alle comunità, infatti, da poco il Caf-onlus ha dato vita al servizio di prevenzione Diventare genitori – home visiting. «Un progetto innovativo», lo definisce Tiziana Macciò, direttore generale Caf. «Ci occupiamo di prevenzione con i genitori a rischio che, grazie al lavoro di rete con i servizi (Asl, Ospedale San Paolo), ci vengono segnalati e chiediamo loro se sono disponibili a ricevere a casa la visita di un’operatrice a partire dal quinto5 mese di gravidanza e dopo la nascita del bambino per un anno e mezzo». Si tratta per lo più di mamme sole, migranti o con problemi di depressione. «A questo progetto pilota, partito poco più di un anno e mezzo fa, partecipano 18 famiglie che sono state prese in carico e il prossimo giugno presenteremo i primi risultati e gli studi che stiamo facendo su questo modello di intervento innovativo», annuncia Macciò.
Il 2009 è anche l’anno che vede l’associazione utilizzare per la prima volta come strumento di fundraising l’sms solidale (48543 attivo fino al 24 maggio). «Le rette ovviamente non bastano per garantire lo staff educativo e professionale di ogni singola comunità, anche se la struttura associativa è molto snella. Circa la metà delle nostre entrate arriva dalla raccolta fondi e abbiamo visto che questo, per le aziende, è un anno difficile, mentre continuano a reggere i donatori privati», spiega Tiziana Macciò, che con il Caf-onlus guarda al nuovo canale di fundraising pubblicizzato grazie a uno spot che cerca di dare un messaggio “positivo”. «Il nostro obiettivo è quello di far vedere che c’è una via d’uscita, far capire che grazie al lavoro con questi bambini si riesce a ridare loro l’infanzia che si meriterebbero: i bambini hanno una grande capacità di recupero», spiega.
Nella sua storia, comunque, per raccogliere fondi il Caf ha sempre puntato sugli eventi, come l’asta di fotografie che da cinque anni viene battuta da Sotheby’s a novembre, o le uova di Pasqua: «Lavoriamo sugli eventi e sui benefattori, puntiamo ai privati, ci sono molte persone che ci stanno vicine, da tanti anni. Il nostro è un tema difficile da veicolare, ma abbiamo un buon rapporto con alcune fondazioni come Cariplo e Umanamente che hanno sposato il progetto prevenzione», conclude Macciò.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA