Formazione

Sempre più alunni stranieri in Italia

Oltre 20 mila ragazzi in più sui banchi in questo anno scolastico rispetto al precedente

di Gabriella Meroni

Sono in aumento i giovani stranieri che frequentano la scuola italiana. Lo scorso anno erano circa 120 mila e quest’anno, secondo i calcoli del ministero della pubblica istruzione, le presenze di alunni di origine extracomunitaria potrebbero superare le 140 mila nelle scuole statali e non statali, rappresentando 182 cittadinanze. Ed è proprio nel corso degli ultimi anni che si è registrato un boom delle presenze straniere tra i banchi di scuola: il numero dei figli di immigrati scolarizzati, ha infatti avuto un balzo inarrestabile in avanti (del 100%) nel solo ultimo biennio, passando dai 60.000 del 1996/97 ai 100 mila nel 1998/99 e i 120.000 dello scorso anno.

Le città con maggiori presenze multietniche sui banchi di scuola sono Milano e Roma, rispettivamente con il 12.848 e 10.074 alunni non italiani. La nazione più rappresentata a Milano è la Cina con l’11% di alunni sul totale degli alunni non italiani, e a Roma l’Albania con circa il 10% di piccoli albanesi. Percentuali di alunni stranieri alte anche a Torino con il 5% (qui il gruppo più rappresentato è quello dei marocchini), Brescia con il 4,7% (ancora i piccoli marocchini in maggioranza), Firenze con il 4,4% (più rappresentati i cinesi).

Secondo gli esperti, i 140.000 piccoli immigrati scolarizzati non rappresentano comunque tutto l’universo dei bambini stranieri residenti effettivamente in Italia: almeno 170.000 secondo la stima del Censis. La sempre maggiore presenza di bimbi stranieri nelle aule italiane va innanzitutto attribuita alla stabilizzazione di molti immigrati, che porta a un rapido aumento delle nascite e delle ricongiunzioni familiari. A livello nazionale, fra il ’96 e il ’97, le richieste di ricongiungimento familiare sono infatti aumentate del 70%.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.