Famiglia
FORMAZIONE. Dal lifelong learning, la rinascita italiana
Al via il primo meeting nazionale dell’apprendimento permanente, promosso da Unieda (Unione italiana di educazione degli adulti)
Lifelong learning, ovvero, apprendimento permanente: chiave di volta e di svolta per la crescita formativo di ogni cittadino e quindi di ogni Paese, è uno degli indicatori di sviluppo economico monitorato dall’Europa. Nel 2000 l’Ue aveva fissato al 12,5% la percentuale di adulti in formazione permanente da raggiungere entro il 2010.
Secondo gli ultimi dati Eurostat l’Italia si colloca solo al 17esimo posto (su 27 Paesi), con solo 2 milioni di persone in lifelong learning (25 – 64 anni), pari al 6,2% della popolazione, contro il 32% della Svezia, il 14,8% della Slovenia, e il 7,1% Lettonia.
È il Trentino Alto Adige l’unica regione, che con un 9,5% di partecipazione, si avvicina alla media europea (pari al 9,7%). Al secondo posto fra le regioni italiane, il Lazio con l’8,3%. Valle d’Aosta e la Sicilia sono i fanalino di coda totalizzando rispettivamente un 4,2% e un 4,9%.
Eppure, il Fondo sociale europeo destina 8 miliardi di euro alle Regioni e alle Province italiane, titolari della formazione: somme che vengono spese per corsi spesso slegati dalle esigenze della società e che inducono al fai-da. Risultato? La completa sfiducia verso il sistema (non sistema) formativo delle Regioni e un incremento consistente dell’autoformazione (senza accesso a finanziamenti pubblici). I cittadini italiani infatti spendono di tasca propria una cifra pari a quella spesa dal pubblico. Fra gli enti e i canali formativi più gettonati a cui rivolgersi: le Università Popolari, con 543 sedi, 11.749 corsi offerti e 234.299 partecipanti. Al secondo posto, i CTP Educazione adulti con 12.024 corsi e 384.016 iscritti. A seguire i corsi serali e la Formazione professionale.
In questo momento di “sbandamento formativo” nel pubblico, Unieda (Unione italiana di educazione degli adulti) ha voluto raccogliere intorno a sé i migliori esperti di apprendimento permanente, organizzando a Genova, dal 7 al 9 di maggio, il Primo Meeting nazionale dell’apprendimento permanente, «La chiave smarrita: il lifelong learning speranza per il futuro», con lo scopo di attirare l’attenzione e di lanciare proposte per aprire questo mondo, strategico ed essenziale per il futuro della comunità.
Fra i testimonial di primaria importanza, il Presidente della Conferenza episcopale iItaliana, Angelo Bagnasco, che giovedì 7 alle 17,30 terrà una lectio magistralis su «L’educazione come urgenza e sfida del nostro tempo».
Fra gli altri ospiti, Valentina Aprea, presidente della Commissione cultura camera dei deputati, Paolo Leardo e Andrea Ranieri, assessori alla Cultura del comune di Genova, Massimiliano Costa, vicepresidente della regione Liguria e assessore alla Formazione, Fiorella Farinelli, esperta di sistemi educativi già direttore generale MPI.
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