Welfare
DISABILI. Dietrofront sul prepensionamento dei familiari
Il Governo presenta in Commissione lavoro una relazione tecnica che prevede 3 miliardi di costi aggiuntivi. Simona Bellini: «Una politica subdola dice: "Questa legge non è da fare"»
L’appuntamento – non ancora in calendario – dovrebbe essere per questa settimana: il Comitato ristretto della Commissione Lavoro della Camera tenterà un approfondimento dei dati per cercare di dare una chance alla legge sul prepensionamento dei familiari di disabili gravi, ferma dallo scorso autunno al primo step dell’esame della Commissione. Solo il 22 aprile, infatti, dopo quattro mesi di attesa, è arrivata la relazione tecnica del Governo sulle pdl in oggetto: la relazione, basata sulle schede tecniche elaborate da INPS e INDPAD, parla di costi aggiuntivi stimabili in circa tre miliardi di euro annui a regime.
Si tratta di una cifra che lo stesso relatore,Teresio DELFINO (UdC), ha definito sorprendente. «Da una analisi di dettaglio dei documenti – ha detto – risulta un’impostazione che, se da un lato può presentare elementi di credibilità e di autorevolezza, può anche avere – per converso – significativi margini di approfondimento e di affinamento (soprattutto in relazione alla definizione della platea dei beneficiari delle norme ed alle modalità di attuazione degli interventi), idonei a ridimensionare in misura sensibile la spesa complessiva». Delfino ha chiesto un confronto diretto tra il Comitato ristretto e il Governo.
Perplessità e stupore anche da parte dei membri Pd della Commissione, Amalia SCHIRRU, Luigi BOBBA e Marialuisa GNECCHI.
Sconforto è stato invece espresso da Simona Belliini, del Coordinamento Famiglie di Disabili Gravi e responsabile nazionale dell’Udc per la disabilità: «dopo 15 anni di lavoro siamo sempre allo stesso punto. È inaccettabile vedere che c’è una volontà politica subdola che dice: “questa legge non s’ha da fare”. Il Presidente del Consiglio ha più volte promesso questo provvedimento, ma non se n’è fatto nulla».
