Economia

Distrofia muscolare: Telethon, Bnp Paribas e Uildm insieme

Promossa una serie d'incontri informativi sul tema della disabilità, aperti al pubblico e volti alla sensibilizzazione sul tema

di Redazione

Bnl-Gruppo Bnp Paribas e Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), in accordo con Telethon, proseguono e consolidano l’impegno nella lotta alle distrofie muscolari. Il progetto, annunciato a novembre scorso, entra ora nel vivo con una serie di appuntamenti sul territorio nazionale. L’obiettivo che Bnl e Uildm si prefiggono è di fornire informazioni sanitarie sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari e, soprattutto, di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.
Per illustrare il progetto «Insieme contro la distrofia muscolare», è stato organizzato in tutta Italia un ciclo di incontri, aperti al pubblico. Il primo di questi appuntamenti si tiene il 30 aprile a Bari presso la nuova agenzia BNL di piazza Europa 34, che la Banca ha voluto inaugurare proprio in concomitanza con l’incontro. La sede si presenta con il layout delle nuove agenzie che Bnl sta aprendo anche nel resto d’Italia, caratterizzato dalla facilità di accesso e fruizione da parte dei clienti, per offrire un servizio con elevati standard di sicurezza ed efficienza.
Partecipano all’incontro, coordinato da Maddalena Tulanti, Corriere del Mezzogiorno, Emma Leone, Presidente del Comitato regionale Uildm della Puglia; Antonio Zagari, Direttore Area Puglia Nord-Molise Bnl; Riccardo Becagli, Responsabile Customer Satisfaction Bnl; Diana Conte Camerino, ricercatrice Telethon impegnata in uno studio sulle distrofie muscolari. All’appuntamento prendono parte i principali donatori, aziende clienti di Bnl. È prevista inoltre la proiezione del cortometraggio Articolo 3, ideato per la Uildm dall’autore Rai Casimiro Lieto e realizzato dal regista Matteo Capanna, il cui titolo si richiama ai principi di pari dignità sociale di tutti i cittadini stabiliti dalla Costituzione italiana, appunto all’articolo 3, documentando alcuni casi emblematici di «diritti negati» a persone con disabilità.
In Italia Telethon si è costituita proprio su impulso della Uildm; a partire dal 2001 i fondi raccolti dall’Unione per Telethon (oltre 5 milioni e mezzo di euro) sono dedicati al finanziamento di progetti di ricerca clinica per il miglioramento della qualità della vita delle persone affette da distrofie o altre malattie neuromuscolari. Durante l’ultima raccolta si sono attivate per Telethon 51 Sezioni Provinciali dell’Unione, con più di mille volontari impegnati nella raccolta e nell’organizzazione di eventi, manifestazioni sportive, artistiche e scientifiche destinate a sensibilizzare i cittadini e ad avvicinarli alla donazione in favore della ricerca. «Senza Telethon non vi sono possibilità di sconfiggere la distrofia e le altre malattie neuromuscolari», ha ricordato più volte Alberto Fontana, Presidente della Uildm, «e la partnership con Bnl ha garantito negli anni una raccolta di fondi essenziale per finanziare la ricerca su queste patologie».
Bnl è a fianco di Telethon dal 1992 e, negli anni, ha raccolto oltre 185 milioni di euro per sostenere la ricerca. «Bnl è storicamente una banca che ha fatto della responsabilità sociale un elemento distintivo della propria identità», ha spiegato Fabio Gallia, Amministratore Delegato di Bnl «e la partnership con Telethon, di oltre 17 anni, ne è una testimonianza. Oggi accanto alla Uildm partecipiamo alla ricerca per Telethon per raggiungere insieme, con tempi più rapidi, il traguardo della cura alle distrofie muscolari».
Nel 2008 Bnl ha raccolto per Telethon 13 milioni di euro, confermandosi il principale partner per la ricerca scientifica a favore delle malattie genetiche. In particolare, la Puglia ha donato a Telethon attraverso Bnl oltre 660 mila euro. Un importante risultato che ha visto protagonista Bari con oltre 385 mila euro, a seguire Taranto che ha raccolto più di 110 mila euro, Lecce oltre 90 mila euro, Foggia quasi 57 mila euro, Brindisi oltre 18 mila euro. Cifre che permetteranno a scienziati, selezionati con criteri di eccellenza, di lavorare ogni giorno per sconfiggere le malattie genetiche e alla ricerca scientifica italiana di compiere un balzo in avanti.


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