Sostenibilità

Migranti, cittadini, consumatori

L'Italia che cambia

di Redazione

Burocrazia, casa, bollette, banca. Ma anche acquisti, Rc auto e molto altro. Sono i problemi di vita quotidiana affrontati ogni giorno dagli stranieri. Molto simili ai nostri, spesso però complicati dalle barriere linguistiche
e dalle difficoltà
di integrazionea cura di Angela Carta
Lo Sportello Arcobaleno serve essenzialmente a risolvere problemi di vita quotidiana. Questo è il dato principale emerso dall’indagine sulle principali abitudini di fruizione del servizio da parte dei cittadini migranti, realizzata da Ipsos per il Movimento Consumatori e il Movimento Difesa del cittadino. Nel corso del workshop «L’esercizio della cittadinanza, gli immigrati e il progetto Sportello Arcobaleno», organizzato nei giorni scorsi a Roma, le due associazioni hanno fatto un bilancio delle attività dell’iniziativa, avviata nel febbraio 2008 grazie al finanziamento del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali e ora in fase di chiusura.
Secondo l’indagine, il 46% dei cittadini stranieri si è rivolto agli sportelli per informarsi su operazioni che riguardano l'”essere cittadino”: il 20% lo ha fatto per richiedere informazioni nell’ambito burocratico, in particolare sul rilascio di documenti da parte degli uffici della pubblica amministrazione (18%). Il 16% degli immigrati ha chiesto informazioni su tematiche che riguardano la casa nel suo complesso: come affittarla (6%) o acquistarla (4%) oppure su come pagare le bollette delle utenze (6%). Il 9% si è informato su questioni bancarie: come aprire un conto corrente bancario o postale o accedere a un mutuo ipotecario.
Sul fronte degli ambiti più prettamente consumeristici, i cittadini migranti si sono informati su come cambiare o su come chiedere la sostituzione di un prodotto acquistato (17%), come segnalare errori nelle bollette (16%) o guasti e malfunzionamenti sulle utenze del gas, della luce, del telefono, dei rifiuti, ecc. (4%) e che comportamento avere in caso di controversie (9%). Anche sull’Rc Auto, il 6% degli immigrati ha chiesto delucidazioni (il 35% degli intervistati dichiara di possedere un’auto).
«L’integrazione oggi», spiega Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori, «raggiunge nuove frontiere che non sono più quelle di emergenza come la casa o il lavoro; questi nuovi cittadini oggi vivono le incertezze e la complessità della società come la viviamo tutti ma per loro la lingua, le difficoltà di integrazione con nuove culture, gli ostacoli posti da una certa politica di ritorno al passato, amplificano tutti questi problemi e li rendono spesso insormontabili negando il diritto di essere cittadini consumatori».
«Sportello Arcobaleno», aggiunge Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del cittadino, «è partito come un’iniziativa sperimentale, che ha avuto luci e ombre a causa di una certa diffidenza da parte della comunità migrante, soprattutto a causa del clima politico maturato in Italia negli ultimi tempi. Nonostante tutto, possiamo dire di aver raggiunto lo scopo, ossia quello di aiutare i lavoratori migranti nel nostro Paese a superare gli ostacoli (come la lingua, leggi e modelli di vita diversi dai loro) facilitando il loro pieno inserimento nella vita quotidiana».
Nel corso del progetto, infatti, secondo le rilevazioni dell’Ipsos è aumentata non solo l’affluenza agli sportelli, ma anche la frequenza delle visite. In generale, infatti, la maggior parte dei soggetti intervistati (62%) ha visitato lo sportello nella seconda metà dell’anno (agosto 2008 – marzo 2009) e, di questi, solo il 46% ha dichiarato di essere un neo visitatore, a fronte del 72% nella prima metà dell’anno (gennaio – luglio 2008). A testimonianza del buon servizio reso, si segnala che il canale d’informazione più incisivo è stato il cosiddetto “passaparola” all’interno della rete di conoscenze del fruitore.


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